Due opere inedite del 1600 che si trovavano a villa San Isidoro ad Aspra, sono tornate a splendere.
Da alcuni giorni si trovano, infatti, esposte, al museo Mandralisca di Cefalù.
Le opere per oltre tre secoli sono state conservate nella villa che si trova ad Aspra e che si potranno ammirare nel museo di Cefalù fino al 31 maggio.
Le tele sono di Pietro Novelli e di Jusepe de Ribera detto “lo Spagnoletto”.
Durante l’inaugurazione della mostra è stato sottolineato il senso dell’operazione culturale ideata da Flora Rizzo. Presente anche Domenico Angileri, proprietario di Villa De Cordova di Sant’Isidoro, che presto diventerà un polo museale aperto al pubblico. Angileri ha presentato un progetto che si incontra con le politiche culturali del Mandralisca, rivolte alla valorizzazione dei beni culturali del territorio.
“Si tratta – ha detto il presidente del Mandralisca, Franco Nicastro – di iniziative che mirano alla restituzione alla collettività, e quindi al godimento pubblico, di un patrimonio di grande rilevanza”. La proiezione territoriale della mostra, curata da Vincenzo Abbate e Stefania Randazzo, e l’interesse per la nascita di un nuovo museo sono testimoniati dalla presenza, nelle sale del Mandralisca, dei sindaci e degli amministratori di Cefalù, Bagheria, Casteldaccia e Ficarazzi.
Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, ha sottolineato la centralità del Mandralisca nella vita culturale della città e l’importanza dell’esposizione: un evento che promuove il patrimonio del museo nel momento in cui trova un nuovo riconoscimento con la presenza del suo gioiello, il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, nella grande mostra su Leonardo in corso a Milano.