Si inaugura oggi alla galleria Artencontemporanea di Pietro Drago, in via Prigione 5 a Bagheria, alle 19,00, la mostra di Bruno Munari “La rivoluzione sottovoce”.
“Stiamo facendo una rivoluzione, ma attenzione, diciamolo sottovoce, potrebbero sentirci. Un bambino creativo diventerà un adulto, una persona libera, una persona pericolosa…”.
È questa tensione che caratterizza l’opera e la vita di Bruno Munari, sia nelle opere più concettuali che in quelle che più direttamente si rivolgono a quel territorio magico che sta tra l’arte e la didattica per bambini. La ricerca, la curiosità, la semplificazione, guardare le cose da nuovi punti di vista (l’arcobaleno di profilo), sono tutte caratteristiche dell’artista e del didatta. L’arte ci fa guardare al mondo come bambini ma trasforma anche i bambini in adulti consapevoli.
Munari è figura leonardesca che come pochi altri nella storia ha dato un contributo fondamentale in diversi campi del sapere: le arti visive e il design, l’illustrazione e la pubblicità, la didattica e l’editoria.
La mostra cerca di puntualizzare proprio l’aspetto “plurale” della ricerca di Munari. Saranno infatti esposte le Macchine Inutili e le Sculture da viaggio, i Negativi/Positivi e i disegni ispirati agli ideogrammi giapponesi, tra le ultime opere progettate dall’artista milanese.
Le opere però più rare e più significative in questo senso tra quelle in visione sono forse le tavole tattili: mai esposte nel meridione d’Italia hanno fatto parte della grande mostra organizzata per il centenario della nascita (2007) alla Rotonda della Besana a Milano. Sono tra le opere che più incrociano i due campi di ricerca di Munari; nascono per essere toccate, per rivolgersi, nei bambini e negli adulti, al senso del tatto, quello meno affrontato a scuola e quello meno esaltato nell’arte.
Completa la mostra un piccolo apparato di libri e oggetti che porteranno il visitatore alla molteplice varietà dell’opera dell’artista milanese. I libri illustrati e i libri progettati, le copertine e gli oggetti di design.