di Filippo Tripoli *
Nell’ultima seduta del consiglio comunale, come noto, ho votato favorevolmente alla proposta di delibera del movimento 5 stelle inerente la fuoriuscita dal Co.in.res. Sento il dovere di spiegare, in questa sede, le ragioni che mi hanno indotto a tale voto. Detta scelta è infatti coerente con un percorso (cioè fuoriuscita dal Co.in.res. ed attuazione del piano ARO) che già ad agosto dell’anno scorso, per il tramite di alcune testate locali (link all’ articolo) e a novembre del 2014, per il tramite di un ordine del giorno bocciato in consiglio comunale dal gruppo del movimento 5 stelle, ebbi ad indicare quale unica via per risolvere definitivamente la questione rifiuti bagherese, allorquando la mia posizione fu aspramente criticata, o addirittura derisa, dal Sindaco Cinque ed anche da esponenti del mov 5 stelle che oggi rivestono importanti ruoli in partecipate del Comune. E questo, purtroppo, è ormai un costante atteggiamento populista e arrogante verso le opinioni altrui che sta avvelenando un paese, ma con cui mi sono, mio malgrado, abituato a fare i conti.Ciò detto non posso non rilevare come la scelta fatta oggi dall’amministrazione sia gravissimamente tardiva, poiché già sin dall’insediamento di questo Sindaco si dovevano predisporre tutti gli atti propedeutici e necessari alla redazione della delibera di fuoriuscita, e proprio per questo credo che siano presenti altrettanto gravi lacune cui l’amministrazione dovrá immediatamente sopperire e su cui vigilerò con la massima attenzione. Mi riferisco in primis alla necessità della tutela dei livelli occupazionali. Mi auguro che l’ amministrazione non abbia veramente in mente di percorrere le ennesime strade utopiche degli ultimi mesi (vedi la Geco spa). Sono convinto che per questa amministrazione “tagliare la testa del drago” non equivalga a tagliare la testa di padri di famiglia lavoratori. Dovrá pertanto questa amministrazione trovare soluzioni serie, adeguate e realmente percorribili per tutelare il destino dei lavoratori, così come previsto dalla delibera di fuoriuscita. E dovrà farlo subito. Voglio tra l’altro sin d’ ora precisare che in questa vicenda non voglio esacerbare gli animi né strumentalizzare il momento, ma non posso neppure essere sottoposto al ricatto morale ed intellettuale del silenzio su un problema (quello occupazionale) che esiste e che deve essere risolto con lucidità.
Inoltre, con altrettanta celerità, occorrerà sopperire all’ indecente stato delle condizioni igieniche del paese. La fuoriscita dal co.in.res e la tanto enfatizzata lotta al malaffare non devono diventare un alibi per mantenere condizioni igieniche da terzo mondo. Se siamo arrivati con colpevole ritardo ad una soluzione seria è ancor più dovere del sindaco provvedere a garantire almeno un minimo di decoro nelle more dell’ espletamento della gara europea. Mi auguro pertanto che l’ amministrazione, fuori da ogni maldestro tentativo di caricare di valenza storica questa delibera (anche perchè una delibera in senso analogo era giá stata votata nel lontano 2010 senza questo superfluo squillo di trombe) sappia vivere la fuoriuscita dal co.in.res non giá come l’ ennesima occasione di inutile propaganda (ormai, invero, quasi del tutto autoreferenziale), ma semplicemente come una tappa di un percorso serio, ragionato e ben ponderato, per offrire a questa città la dignità che merita. Ne dubito fortemente, ma avevo il dovere di dare una chanche alla mia Bagheria.
* consigliere comunale Bagheria