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sabato 23 Novembre 2024

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Bagheria. Anche in passato problemi nelle scuole. di Giuseppe Martorana

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martorana-nuovodi Giuseppe Martorana
A margine degli ultimi avvenimenti che riguardano gli edifici scolastici“Bagnera” e “Cirincione” e, in particolare per quest’ultimo, la caduta di grossi calcinacci che potevano causare gravi lesioni agli alunni e al personale docente, non posso non solidarizzare con le famiglie degli alunni che hanno stigmatizzato, a ben ragione, quanto è avvenuto e che, purtroppo, non è sempre facile prevedere.
Non è la prima volta che si verificano tali inconvenienti e continueranno a ripetersi se una buona volta le Amministrazioni comunali che hanno la titolarità patrimoniale degli edifici destinati a sede di scuole materne, elementari e medie, non si renderanno conto che i controlli sull’agibilià e sulla staticità degli edifici vanno effettuati con cadenza determinata, adottando di volta in volta gli adempimenti di natura strutturale e manutentiva. Anche i dirigenti scolastici hanno l’obbligo di sollecitare i Comuni nel caso di eventuali inadempienze o ritardi. Ciò indipendentemente dai certificati di prevenzione incendi e di agibilità igienico-sanitaria, nonché da quelli di staticità rilasciati dagli uffici tecnici e dai Vigili del Fuoco che hanno, se non vado errato, una validià che va oltre i cinque anni dal controllo effettuato.
I comuni, a volte, hanno la facoltà di delegare alle istituzioni scolastiche determinate funzioni relative alla manutenzione ordinaria, con assegnazione delle risorse finanziarie utilizzabili direttamente a tale scopo. Di conseguenza è necessaria un’interazione tra l’Amministrazione comunale e i dirigenti degli istituti scolastici in modo da adottare i provvedimenti più opportuni e più urgenti specie in seguito a infiltrazioni piovane.
Relativamente al “Bagnera” e al “Cirincione” bisogna ricordare che si tratta di edifici costruiti 84 anni fa (tra il 1931 e il 1933) che hanno sì una struttura possente ma che, per quanto riguarda i soffitti e i controsoffitti, necessitano sempre di continui controlli.
La sicurezza degli edifici scolastici non riguarda solo Bagheria, ma in tempi diversi ha interessato tante altre scuole. Recentemente anche a Ficarazzi ci sono stati dei probleni alla Scuola elementare “Francesco Paolo Tesauro”, la cui costruzione risale all’anno 1912, quindi 103 anni fa. Ma già nel 1937, la maestra Concettina Li Mandri appuntava tra le note di cronaca del suo registro: “In data 26 novembre giungendo a scuola abbiamo avuto la poco gradita sorpresa di vedere crollata la soffitta della collega Termini. Le lezioni sono state sospese fino 15 dicembre”.
Nel mese di giugno del 2000, nella stessa scuola, è accaduto un analogo episodio che avrebbe potuto coinvolgermi personalmente se si fosse verificato nelle ore antimeridiane. Come è noto prestavo servizio in quella scuola in qualità di segretario. La mattina del 10 giugno, dopo avere aperto la serratura, non riuscii a spingere la porta metallica se non dopo molta fatica, perchè ostruita da voluminosi calcinacci. Accesa la luce ho constatato che tutto il controsoffitto era venuto giù e aveva danneggiato in modo consistente il tavolo e gli armadi. Mi sono sentito miracolato, anche perchè di solito quasi tutti i pomeriggi mi trovavo in ufficio. Una maestra ricorse anche alla smorfia, proponendo una giocata collettiva, ma la“vincita” era stata già realizzata…con la mia incolumità!
Ed ora, poiché a volte sento notizie imprecise sui due edifici scolastici, mi sembra opportuno riportare alcuni dati che li riguardano.
La data di nascita è identica, perchè la costruzione è avvenuta contemporaneamente sia per l’edificio in contrada Mortillaro (poi denominato Bagnera) che per il Palagonia (poi denominato Cirincione).
Anche il progettista – Eliodoro Drago – e il costruttore – Giovanni D’Angelo – sono i medesimi per le due scuole. Il finanziamento, ammontante a lire 2.725.000, è stato unico e concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, da scomputare in 50 anni, con interessi al 6,50% di cui 2,50 a carico del Comune e il 4% a carico dello Stato.
La spesa per l’edificio Mortillaro fu determinata in lire 1.615.000 e prevedeva 24 aule; quella per il Palagonia in lire 1.110.000 con 19 aule.
Un’ultima annotazione riguarda la data dell’inaugurazione dei due edifici che per il Mortillaro-Bagnera è il 28 ottobre 1932 e per il Palagonia-Cirincione il 18 ottobre 1933, cioè un anno dopo. È chiaro che tutte e due le scuole dovevano essere considerate nuove ma, per il fatto che quelle del Bagnera ebbero la primogenitura nel funzionamento, vennero chiamate“scoli novi”, appellativo che si tramanda nel tempo.
Infine mi sembra opportuno ricordare che il monumento a Giuseppe Bagnera – opera dello scultore nostro concittadinoSilvestre Cuffaro – fu eretto due anni dopo e precisamente nel mese di maggio 1934, durante la celebrazione del primo Centennale della erezione a comune della nostra Città (settembre 1826), celebrazione, in verità, avvenuta in ritardo di otto anni, ma che nulla tolse alla grande manifestazione che ebbe echi anche a livello nazionale.

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