Scongiurato fino al 30 aprile lo stop del servizio idrico integrato in 52 comuni della provincia di Palermo, svolto finora dalla fallita Aps. A gestirlo sarà l’Amap, la società che eroga l’acqua a Palermo. È quanto emerso dal vertice in Prefettura a Palermo.
Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo, la curatela fallimentare di Aps, l’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto e il prefetto Francesca Cannizzo.
Per i paesi della provincia c’era il concreto rischio di vedere i rubinetti di casa asciutti come un osso. Era saltato, infatti, nei giorni scorsi l’annunciato accordo tra Amap e Regione. Le reti sarebbero tornate nella disponibilità dei Comuni che, però, non hanno né le risorse finanziarie né competenze tecniche per gestire in proprio l’attività. Addirittura, la legge impedirebbe lo svolgimento in house del servizio.
Ad aggravare il quadro c’è un debito di quasi 5 milioni di euro dell’Ato con Enel che potrebbe interrompere a breve l’erogazione dell’energia bloccando, così, le pompe che sollevano l’acqua da smistare nelle condotte. (gds.it)