Avrebbero messo a segno decine di truffe, spacciando patacche per orologi preziosissimi. Acquistati con assegni falsi, anche 75 quadri e una litografia di Renato Guttuso. Il giro di affari è stato quantificato in 350 mila euro, nel corso degli anni.
I carabinieri della compagnia di Bagheria e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Palermo, a Palermo, Ficarazzi e Santa Flavia, hanno arrestato Paolino Cavallaro 48 anni, Domenico Siciliano 32 anni, Attilio Di Stefano 47 anni, Antonino Ribaudo 69 anni e Salvatore Storniolo 49 anni (nelle foto, da sinistra a destra).
I cinque viaggiavano a bordo di auto lussuose, erano ben vestiti e mettevano a segno decine di truffe ad ignare vittime.
Secondo i carabinieri erano riusciti ad accumulare almeno 350 mila euro con assegni ricettati, ma anche vendendo falsi orologi.
Le indagini, iniziate 2 anni fa, sono state coordinate dal comandante provinciale Giuseppe De Riggi, che tra Palermo, Ficarazzi e Santa Flavia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della procura. I cinque sono accusati, a vario titolo e in concorso, di ricettazione di assegni, truffa e falso, tramite la negoziazione di assegni di provenienza illecita.
L’organizzazione, inoltre, non disdegnava il settore artistico. Paolino Cavallaro e Domenico Siciliano, infatti, avevano acquistato, in più occasioni, presso una galleria d’arte palermitana, circa 75 quadri di pittori siciliani, alcuni di rilevanza nazionale, consegnando in pagamento assegni fasulli per un valore complessivo di circa € 100.000,00. Gran parte dei dipinti, tra i quali una litografia di Guttuso, nel corso delle indagini, è stata sequestrata e restituita all’avente diritto.
Altro settore commerciale privilegiato era quello relativo alla compravendita di orologi di marche di ingente valore, come ad esempio un Rolex Daytona in oro “rosa”, completo di scatola che ne simulasse l’autenticità.
Le indagini hanno preso spunto nel 2012 dopo la scoperta di un contratto preliminare per la vendita di una villetta ad Altavilla Milicia, risultato falso e a persona ormai deceduta. Gli assegni corrisposti, del Banco di Sicilia, sono poi risultati provenienti dallo smarrimento di numerosi titoli del Banco di Sicilia di 5.000 stampe, denunciato a Santa Croce di Camerina, nel Ragusano.
L’organizzazione utilizzava anche assegni cosiddetti “ballerini” (o “brasileiri” come vengono ironicamente definiti dagli indagati nel corso di una conversazione intercettata), cioè tratti su conti correnti aperti da prestanome e privi dei necessari fondi a copertura della relativa emissione.
I titoli sarebbero stati messi in circolazione soprattutto da Antonino Ribaudo, innescando così centinaia di casi di truffa e ricettazione.
I carabinieri hanno effettuato perquisizioni, sequestri, intercettazioni telefoniche ed ambientali, tutta attività alla quale hanno contribuito anche le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.
I carabinieri hanno anche rinvenuto timbri postali contraffatti con cui realizzare false attestazioni di pagamento delle bollette per la fornitura di acqua, luce e gas, ma anche per l’attivazione di servizi televisivi (pay tv), e telefonici intestati a inconsapevoli vittime.