Blitz dei carabinieri della compagnia di Corleone all’alba nei mandamenti mafiosi di Corleone e Misilmeri/Belmonte Mezzagno. Arrestate 4 persone tra boss e gregari, indagati per il reato di estorsione, aggravato dall’essere stato commesso con il metodo mafioso.
L’indagine, coordinata dalla DDA di Palermo (procuratore aggiunto Leonardo Agueci) è la prosecuzione dell’inchiesta che ha recentemente colpito gli esponenti delle famiglie mafiose di Corleone e Palazzo Adriano, denominata Operazione “Grande Passo”.
Le indagini, che si sono avvalse di attività tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, ma anche della collaborazione di vittime di estorsioni, hanno permesso di ricostruire e delineare ancor meglio l’intero assetto delle famiglie mafiosa di Palazzo Adriano, di Corleone e i rapporti del mandamento con quelli limitrofi, in particolare con la famiglia mafiosa di Villafrati.
LE ESTORSIONI. Nel corso delle investigazioni, sono stati ricostruiti 4 nuovi casi di estorsione, ai danni di imprenditori impegnati nel settore dell’edilizia e del commercio, sia nelle fasi dell’apertura che della gestione degli esercizi commerciali. Anche grazie al racconto delle vittime che hanno svelato il meccanismo di pagamento del “pizzo”: l’imprenditore o il commerciante è chiamato a versare le somme sia alle famiglie mafiose presenti nel proprio paese di origine sia a quelle delle zone dove svolge la sua attività economica. Dalle indagini è emerso anche le vittime privilegiate delle estorsioni non sono solo gli imprenditori impegnati nell’esecuzione di appalti pubblici, ma pure i singoli esercizi commerciali e chi esegue lavori di edilizia privata. (gds.it)