di Martino Grasso
Il bicentenario dell’arma dei carabinieri è stato ricordato questa mattina a piazza Cirrincione, meglio conosciuta come piazza Anime Sante.
Per l’occasione è stato scoperto un monumento, che si trova nell’atrio della piazza, progettato dall’architetto Vincenzo Avorio.
L’iniziativa, promossa dalla Parrocchia Maria Santissima Immacolata e patrocinata dal Comune di Bagheria, ha visto anche la partecipazione della Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri.
E’ stata anche l’occasione per ricordare, i carabinieri caduti nel territorio della Compagnia di Bagheria o originari della zona come Clemente Bovi, ucciso nel 1959 a Ciminna in uno scontro a fuoco con rapinatori, e Orazio Costantino, morto nelle campagne di Casteldaccia nel 1969 freddato da una banda di estortori; Francesco Butifar e Salvatore Messina, assassinati a Bagheria nel 1949 anch’essi in un conflitto a fuoco con alcuni malviventi; nonché i caduti in servizio Antonino Aiello, deceduto in missione di pace in Bosnia nel 2008, e Massimiliano Vazzano che nel 2008, nei pressi di Santa Flavia, perse la vita in un incidente stradale nel corso di un intervento operativo.
Molte le autorità presenti, fra cui i sindaci e rappresentanti dei comuni di Bagheria, Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi, Santa Flavia, Marineo, Ciminna, Baucina.
Presenti anche il comandane della brigata di Palermo Giuseppe Governale e il procuratore di Termini Imerese Alfredo Morvillo.
Lungo e articolato l’intervento del parroco Massimiliano Purpura, mentre il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque ha ricordato l’importanza dei carabinieri nel territorio e ha concluso dicendo: “vi ringrazio 200 volte da sindaco ma anche da semplice cittadino”.
A margine della manifestazione, l’artista bagherese Carmelo Maria Carollo, ha donato al comandante Giuseppe Governale un gioiello, di sua produzione, per commemorare l’arma dei carabinieri (ultima foto della galleria).