L’associazione Net Left con un comunicato stampa, chiede notizie su alcune emergenze bagheresi.
“Sono passati poco più di sei mesi da quando questa città ha scelto di dare fiducia a Patrizio Cinque e al movimento cinque stelle capaci di suscitare allora e, in parte ancora adesso, aspettative e speranze. Qualcosa è stato fatto, dei segnali di cambiamento si avvertono e sicuramente la buona volontà è tangibile, tuttavia benché comprendiamo bene la situazione dell’ente, non solo economica ma anche politica dato che non possiamo non vedere dall’andamento dei consigli e dei comunicati stampa l’atteggiamento di certa opposizione che sembra aspettare che passi il cadavere del proprio nemico politico facendo finta di non ricordarsi che molti di loro governano a livello nazionale e regionale, avendo forse dimenticato già in sei mesi che non tutto dipende direttamente dall’amministrazione comunale (un esempio per tutti: perché non si preme sul governo regionale per risolvere la questione APS visto che il Comune non può intervenire sulle perdite di acqua o sulle otturazioni delle fognature ? Perché le opposizioni non chiedono la redazione di un piano rifiuti regionale che possa mettere ordine in una materia che, da troppo tempo, non viene risolta? I ruoli sono importanti, ma il benessere della città non lo è forse di più?), non possiamo non interrogarci su alcuni temi che erano stati i pilastri della campagna elettorale e che sono di fondamentale importanza per questa città.
In particolare ci riferiamo a tre questione: rifiuti, ufficio Europa e rilancio del turismo a Bagheria.
Sul primo punto vorremmo capire se è stata abbandonata l’idea della raccolta differenziata porta a porta con la costruzione di un centro cittadino di stoccaggio, magari a cui arrivare attraverso passaggi successivi . Vorremmo capire cosa impedisce una raccolta porta a porta dei rifiuti e l’uscita definitiva dal Coinres, trasferendo i lavoratori, modificando il Contratto Collettivo nazionale di lavoro di riferimento da federambiente a enti locali. Ciò comporterebbe dei risparmi notevoli sul costo del lavoro e sui salari oltre a tutelare l’ambiente. Chiediamo inoltre come l’amministrazione si intende interfacciare con la regione per risolvere la questione del deposito di soli 50 tonnellate di rifiuti a Bellolampo a fronte di una produzione più alta.
Sul secondo punto chiediamo se la creazione di un ufficio Europa sia ancora un punto fondamentale del programma. La creazione di tale ufficio servirebbe ad analizzare e partecipare ai bandi europei, e non solo, necessari per far arrivare fondi a Bagheria con effetti ovvi sulla creazione di lavoro. Non crediamo ci voglia chissà quale atto, basta cercare all’interno dell’amministrazione due persone adatte al ruolo , laureate in lingue, e prepararle con appositi corsi di formazione.”
Infine chiediamo a che punto è la realizzazione di un network turistico che, da un lato, metta in rete tutti gli operatori turistici bagheresi e, dall’altro lato, servirebbe per far conoscere Bagheria in Italia e non solo più per le bellezza che può offrire che per fatti di cronaca.