Caro Babbo Natale…

di Giovanni Guttuso
Caro mio Babbo Natale e da quasi mezzo secolo che non ti scrivo, allora ti chiedevo palloni, pistole, completini calcio etc……..etc……
Adesso le cose sono un po’ cambiate, con il tempo che passa credevo che tu non esistessi più ma mi sono ricreduto e adesso sei l’unica certezza in questo Natale che si avvicina, l’unico a cui esprimere e chiedere i propri  desideri perché per i miracoli bisogna chiederli al Padreterno.
Carissimo Babbo Natale, in questa città manca ogni cosa, unica cosa che abbiamo in abbondanza è la “munnizza” e le buche per le strade che vorremmo ridurre come tutto il resto ma non ci riusciamo.
Ti informo che ci manca ogni cosa e che per colpa di una parola “Dissesto”  non si fa niente. Le accuse sono sempre per il passato e ci si culla senza per questo  trovare delle soluzioni ai musei che chiudono, ai ragazzi disabili che hanno poca assistenza nelle scuole, ai precari al comune che rischiano il posto di lavoro, ai negozi che chiudono per la crisi galoppante, alla disoccupazione che ormai fa strage ogni giorno, alle scuole che cadono a pezzi, alle strade piene di  buche e la sporcizia che fa da cornice, nelle strade e nei cuori dei miei concittadini non c’è nessuna voglia di festeggiare e chi amministra non  inneggia con nessun segno o addobbi la tua presenza.
Ti prego di intervenire e con la tua magia. Fai in modo che questa città meravigliosa, conosciuta al mondo per le sue ville settecentesche e per avere dato i natali a personaggi famosi che sicuramente non sarebbero e non sono orgogliosi di avere accostato il proprio nome a questa città. Mio caro Babbo Natale fai che tutto ritorni come una volta e che Bagheria ritorni a essere “Baaria”.