Impiegato di banca per lavoro e scrittore per hobby.
E’ Toti D’Amico, 64 anni, bagherese, da qualche anno in pensione. Ha deciso di spendere il tanto tempo libero dedicandolo alla scrittura. E i risultati sono più che apprezzabili.
Ha al suo attivo, in pochi mesi, già due opere letterarie.
Ha pubblicato i romanzi brevi: “La banca la mia vita” e “Melina Cantineri”, pubblicati dalla “Youcanprint” di Lecce.
Nel primo descrive con nostalgia e autoironia gli anni trascorsi in banca, ben 30 alla cassa Centrale di Risparmio di Bagheria. E’ un libro di aneddoti e racconti frutto della sua esperienza nell’istituto bancario. Parla di colleghi e storie realmente accadute, alcune molto divertenti.
Nel secondo romanzo, la scrittura di D’Amico fa un salto di qualità.
Si cimenta in una storia con una struttura ben delineata che vede protagonista una giovane poliziotta, alle prese con una vicenda di pizzo, in una città inventata che potrebbe essere qualunque paese del Sud.
“La mia passione per la scrittura nasce poco prima di andare in pensione -dice- ho messo su foglio tutto quello che è successo negli anni vissuti in banca.
Il secondo romanzo invece è nato da un input: stavo entrando al Comune e qualcuno mi ha chiesto “dove sta andando?”, da lì è nata la storia di fantasia della poliziotta Melina Cantineri”.
I due romanzi hanno ottenuto il riscontro positivo dei lettori e Toti D’Amico ha deciso di andare avanti e di scrivere la continuazione di Melina: “è quasi completo. Succedono altre cose”.
Il suo è certamente un esempio da seguire, soprattutto da chi, anche dopo la pensione, ha tanto tempo a disposizione e vuole utilizzarlo nel migliore dei modi: scrivendo storie.