Il Bagheria calcio è ancora vivo, si iscrive al prossimo campionato di Prima categoria ed è pronto ad iniziare il ritiro precampionato lunedì 18 Agosto.
Nonostante le vicissitudini calcistiche ed extra campo, i colori nerazzurri del Bagheria continueranno a vedersi nei campi di gioco della Sicilia. La scelta è stata chiara, creare un mix tra novità e memoria storica che possa restituire il calcio alla città di Bagheria.
Un nuovo presidente: Salvatore Mineo, che ha deciso di spendersi per il bene della società della città delle ville, il presidente onorario rimane Giuseppe Provenzano, un uomo di memoria per il calcio bagherese, per non dimenticare quello che è stato e potrebbe tornare ad essere. La figura di coordinatore del settore tecnico, affidato all’esperienza decennale di Peppe Rinaudo, personaggio che non necessita presentazione.
Il vicepresidente rimane Bruno Ferraresso, l’uomo di campo, l’uomo ovunque.
Ferraresso c’ha sempre messo la faccia, non si è mai nascosto: “Il nostro obiettivo è mantenere in vita il calcio a Bagheria, in questo momento vi assicuro che non è cosa da poco, visto il disinteresse che c’è”. Il compito di guidare la squadra in campo è stato affidato ad un bagherese doc: Totò Maggiore.
Il neo allenatore nerazzurro viene dalla felice stagione al Casteldaccia, dove ha guidato la formazione di Sebastiano Benforte fino ai playoff promozione. Infine ma non meno importante la squadra: la scelta della società è stata quella di creare un gruppo di giovani bagheresi, su di loro ha aggiunto Ferraresso: “Abbiamo un settore giovanile fortissimo, ragazzi del ’97 e del ’96 che siamo sicuri faranno benissimo, devono capire che siamo il Bagheria”. L’obiettivo di tutti non può non essere quello di far dimenticare, con un nuovo progetto e tanto entusiasmo, le vicende poco onorevoli che hanno infangato l’immagine del calcio bagherese a livello internazionale, vicenda che comunque, occorre sottolineare, ha visto la società uscirne quasi indenne, colpevole solo di un’inevitabile responsabilità oggettiva.
I presupposti per far bene ci sono, la dirigenza è unita e solida, è vero che ci sono ancora una serie di situazioni da chiarire, lo stadio su tutti, ma nell’ambiente gira un velato ottimismo: solo con l’impegno di tutte le parti coinvolte il Bagheria calcio potrà tornare ad essere la squadra dei cittadini bagheresi.