Il suo sogno era conseguire la licenza media. E a 83 anni lo ha raggiunto.
Il protagonista di questa storia, singolare e tenera, è Salvatore Chinnici, un anziano di Belmonte Mezzagno che qualche giorno fa ha superato brillantemente gli esami dopo avere seguito i corsi serali nei locali a Belmonte Mezzagno, centro territoriale permanente dell’istituto comprensivo “Ignazio Buttitta” di Bagheria. Il signor Chinnici dopo una vita dedicata alla campagna ha deciso lo scorso anno di frequentare i corsi per raggiungere, finalmente, la licenza media. E’ stato anche militare nell’arma dei carabinieri.
“Da giovane non c’ero riuscito a causa della guerra-dice-. A 18 anni avevo preso la licenza elementare, ma il mio sogno era la licenza media. Lo scorso anno mi sono convinto e ho frequentato. Per me è stata una soddisfazione immensa”.
Il signor Chinnici ha sempre letto molti libri. Conosce alcuni canti della Divina Commedia e ha letto classici come i Promessi Sposi.
Può essere preso ad esempio da tanti giovani che vedono lo studio come una seccatura.
“Durante l’anno scolastico ha continuamente deliziato noi insegnanti ed i compagni con i suoi racconti -dice la professoressa di francese, Melania Miceli– le sue declamazioni poetiche ed anche con la sua potente voce nel canto. E’ stato un alunno modello: ha frequentato e studiato con impegno e serietà senza mai assentarsi. Era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via con la sua cartella piena di quaderni ordinatissimi. Ha sostenuto brillantemente le prove d’esame, sorprendendo tutti per la sua sicurezza e la sua lucidità che ha mantenuto anche in una situazione di certo emozionante”.
Per il signor Chinnici la scuola di Bagheria ha riservato un trattamento particolare: gli insegnanti gli hanno consegnato con l’approvazione del dirigente scolastico, Tiziana Dino, un attestato di merito.
L’anziano ha festeggiato andando a cena con la moglie e i figli.
Il signor Chinnici non mette limiti alla provvidenza e quando gli si chiede se vuole diplomarsi, sorrise, allarga le braccia, dicendo: “chissà”.