Il maxi processo alla mafia, celebrato 25 anni nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, è l’argomento che affronta il libro di Alfonso Giordano, magistrato e presidente di8 quello storico processo. Se ne è parlato sabato alla libreria “Interno 95” di via Dante, con l’autore, il professore Maurizio Padovano e il giornalista della Rai Rino Cascio.
Giordano ha rievocato quell’evento. Il processo mise alla sbarra 474 mafiosi, iniziò il 10 febbraio 1986 e si conclude il 16 dicembre 1987. Alla fine vennero condannati 360 mafiosi (119 erano però latitanti) con 19 ergastoli e 2665 anni di condanne al carcere.
Alla sbarra c’era boss del calibro di Luciano Liggio. Memorabile il confronto fra Pippo Calò e il collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta.
Rino Cascio ha ricordato l’evento in prima persona, essendo all’epoca un giovane cronista di giudiziaria, riportando anche le prime pagine dei giornali del tempo.
Maurizio Padovano ha sottolineato che quel processo ha dimostrato che “non c’è niente di romantico nel raccontare la mafia”.
Alfonso Giordano ha invece detto che il libro nasce dall’esigenza di “lasciare una testimonianza di quei fatti, soprattutto per quelle persone che non hanno vissuto quel periodo.
Sono stati ricordati anche i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che istruirono quel processo.
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