Prendono il via oggi, sabato 7 luglio, i saldi estivi anche a Bagheria e nei paesi limitrofi. L’attesa dei commercianti e dei consumatori è molto elevata sulla stagione degli sconti in un periodo di crisi economica acuta. Secondo una stima di Confocommercio “In Italia ogni famiglia, in occasione di questo appuntamento, spenderà in media 248 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori – circa 100 euro a testa – per un valore complessivo di 3,7 miliardi di euro pari al 12% del fatturato annuo del settore” .
Il presidente della Fismo-Confesercenti, Roberto Manzoni rileva che “è una grande occasione per tutti per i consumatori che troveranno prodotti di qualità con sconti superiori agli anni passati, fino ad andare oltre il 50%, ed un maggiore assortimento, e per le imprese dopo il pesante calo di mercato, attorno al 20%, che si è aggiunto all’aggravio dei costi e delle mazzate fiscali a cominciare dall’Imu”.
Rischi e diritti. Come sempre dietro i saldi si nascondono dei rischi. La Confcommercio indica così le cinque regole principali.
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Effetto Imu. Le associazione dei consumatori mettono in guardia i cittadini, evitando entusiasmo sulla possibilità di risollevare le sorti del Paese. “La spesa procapite nel periodo di sconti – calcola il Codacons – non supererà gli 80 euro”. “Il dato è particolarmente negativo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – considerato che già lo scorso anno si era registrato un crollo degli acquisti del 15%. Ad influire sul calo degli acquisti sarà soprattutto “l’effetto IMU”, le tasse e i balzelli introdotti dal Governo, la crisi ancora in corso e la scarsa fiducia degli italiani nel futuro economico nel nostro paese”.
Adiconsum ricorda poi la presenza del Gruppo su Facebook ‘Sos Saldi’ per risolvere dubbi e ribadisce che “il periodo di saldi non sospende la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo. Il consumatore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione (se la riparazione risulta impossibile, troppo complicata o troppo costosa), alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la restituzione del bene e la restituzione di quanto pagato. La garanzia di conformità è una garanzia legale con durata biennale”