di Salvatore Fricano
Il Bagheria calcio è stato penalizzato di 5 punti, da scontare l’anno prossimo nel campionato di prima categoria, 3 giocatori nerazzurri sono stati squalificati da 2 a 5 anni. Squalifica di 6 mesi per l’allenatore Fedele Pagano.
E’ questo il verdetto della Commissione Disciplinare Territoriale che si è pronunciata finalmente sulla vicenda tristemente ormai famosa delle 8 autoreti in occasione della partita di Coppa Sicilia tra Borgata Terrenove e Bagheria Calcio del 5 febbraio scorso.
Il Bagheria calcio, dunque, non viene radiata, come il molti temevano.
Al Bagheria ed ai loro tesserati non è stata riconosciuto l’illecito chiesto dalla Procura Federale, che aveva chiesto una penalizzazione di 15 punti e squalifiche di 4 anni per i tesserati coinvolti, sei mesi in più per il capitano La Corte reo confesso.
Le difese degli avvocati Maiorana per La Corte e Castronovo per la società nerazzurra sono riuscite a smontare in parte i capi accusatori della Procura, che si è pronunciata con l’applicazione di una squalifica 5 anni, fino al 31 maggio del 2019per Vincenzo La Corte, di 3 anni e 6 mesi, fino al 13 novembre 2017 per Francesco Buttitta, di 3 anni, fino al 13 luglio 2017 per Giuseppe La Vardera e di 6 mesi, fino al 31 dicembre 2014 per l’allenatore Fedele Pagano, che a differenza del collega della Borgata non ha mai chiesto il patteggiamento, convinto da sempre come tutta la società del suo non coinvolgimento nella vicenda.
La società Bagheria Calcio S.S.D viene sanzionata per responsabilità oggettiva alla esclusione dalla Coppa Sicilia 2013/2014 e a punti 5 di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di competenza, oltre al pagamento di € 1000,00.
L’allenatore della formazione marsalese e la stessa società hanno deciso invece di patteggiare la pena inflitta loro in base all’art 23 C.G.S, ovvero di una squalifica di 6 mesi per Chianetta e l’esclusione dalla Coppa Sicilia più due punti di penalizzazione per la Borgata Terrenove, penalizzazione che sconterà nel prossimo campionato di Promozione. Squalifica e penalizzazione ottenute per violazione dell’art 1 comma 1 C.G.S per non aver schierato in occasione della partita Partinicaudace/Borgata la migliore formazione consentita dalla situazione tecnica, e per la società la responsabilità oggettiva in ordine agli addebiti contestati al proprio tesserato.
Nell’attesa del terzo e definitivo grado di giudizio, questa sentenza ha dimostrato che qualcosa di più grande c’era alle spalle di questa famigerata partita, e la giustizia sportiva a faticato non poco per venirne a capo. La speranza di tutti gli amanti dello sport è che vicende come queste rimangano in futuro fuori dal mondo del calcio e dello sport in generale.