di Martino Grasso
Come era facilmente immaginabile, l’emergenza rifiuti non tende a diminuire, anzi. Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, la situazione continua a peggiorare. I cumuli di spazzatura aumentano. Il servizio continua ad andare avanti a rilento e i rifiuti fanno bella mostra anche nelle arterie principali, come il Corso Umberto e Butera.
Questa mattina abbiamo effettuato delle foto a piazza Indipendenza, davanti al Comune, in via Vallone De Spuches e nel posteggio a piazza Padre Pio e lo scenario che si prospetta non è fra i più confortanti (cui si riferiscono le immagini).
Non si vedevano cumuli così alti dallo scorso anno, dal mese di maggio per l’esattezza, in occasione del licenziamento dei lavoratori ex temporary.
Alla base della nuova emergenza c’è lo stato di agitazione dei dipendenti del Coinres, il consorzio che lo ricordiamo, gestisce il 60% del servizio, il rimanete viene garantito da alcune ditte private che hanno vinto una gara d’appalto.
Il problema immondizia è stato, nella legislatura appena conclusa, un problema affrontato dal sindaco Lo Meo che bisogna darne atto, aveva dimostrato anche coraggio.
Nella sua gestione si era avuta una consistente diminuzione dei costi che da 12 milioni annui del 2010, sono passati a 10 milioni nel 2011, a 9,3 milioni nel 2012 e a 7,8 nel 2013.
Sino al 2010 il Comune aveva pagato il Coinres richiedeva mensilmente e se ciò non avveniva la Regione mandava il commissario ad acta che eseguiva i prelievi forzosi o si rivaleva sulle somme da trasferire al Comune.
La passata amministrazione si è opposta a tale pratica ed ha avuto ragione dal TAR rispetto ai prelievi del commissario ad acta, e lo stesso TAR ha dichiarato falsi i bilanci per gli anni 2007, 2008, 2009.
A questo punto la precedente amministrazione ha deciso di pagare i lavoratori direttamente con determine sindacali, e, malgrado i limiti e le disfunzioni del Coinres, il servizio è stato reso in modo accettabile.
In pratica anziché versare al Coinres la mensilità da questo richiesta, il Comune ha pagato ogni mese direttamente i lavoratori, dietro diffida avanzata dagli stessi lavoratori al Comune.
In pratica, rispetto ai 380.000 Euro circa chiesti dal Coinres da Maggio 2103 in poi, da quando vennero licenziati gli ex temporary (prima la mensilità richiesta era di 450.000 euro) per ciascun mese il Comune ha pagato 160.000 dei quali 125.000 direttamente ai lavoratori e 40.000 li versava al Coinres per i contributi che questo poi pagava ai lavoratori).
Ora si versano le somme al Coinres e l’immondizia resta per strada, almeno in quella parte servita dal Coinres.
Era stata anche avviata la procedura di appalto dell’ARO (ambito di raccolta ottimali) per tutto il territorio, appalto che se si porterà avanti, porrà definitivamente fine al problema Coinres e a quello rifiuti con la raccolta differenziata.