di Francesca Giammarresi
Gentile redazione, vorrei condividere con voi una riflessione che ho fatto giorni fa.
In occasione della giornata di San Giuseppe mi sono recata con il mio bambino nel corso Umberto.
C’era tanta gente, animazione per i piccoli, zucchero filato e palloncini, come è normale per una giornata di festa. Erano presenti anche le forze dell’ordine e in particolare, la mia attenzione è stata catturata da due poliziotti a cavallo, i quali, percorrendo il Corso Umberto, lasciavano lungo il percorso cumuli di escrementi dei due incolpevoli animali.
Anche il mio bambino li ha notati e indicandomi le deiezioni, mi ha chiesto il perché di “tanta cacca” a terra. Io mi sono limitata a rispondere: “perché i cavalli sono stati monelli”, pur sapendo in cuor mio che i poveri animali non hanno alcuna colpa se quel pomeriggio eravamo costretti a fare attenzione per non impantanarci in tutta quella cacca.
Premetto che non ho nulla contro le forze dell’ordine ma in quel momento ho visto quei due poliziotti a cavallo come l’ennesima opera incompiuta e mal concepita del nostro amato paese. E’ stato un cattivo esempio per tutti quei cittadini che fanno fare ai loro cani i bisogni per strada senza raccoglierli, bisogni che siamo costretti a scansare ogni giorno.
Mi dispiace se adesso mio figlio penserà che i cavalli sono monelli, ma sono sicura che crescendo capirà che loro non hanno nessuna colpa, mentre noi Bagheresi ne abbiamo tanta perché se ci meritiamo di passeggiare tra la cacca, siamo messi veramente male e la nostra colpa è di permettere che tutto questo avvenga.
Cordiali saluti