di Pino Grasso
Qualcuno l’ha paragonata alla marcia del 1996, quando sfilarono per le vie della città 7.000 cittadini che protestavano contro l’amministrazione comunale per la mancanza di lavoro.
Venerdì sera non erano tantissimi come allora, ma tanti che hanno voluto testimoniare il loro “no” alla violenza, all’intimidazione e alla sopraffazione. Tra i partecipanti alla fiaccolata, promossa dalle Comunità ecclesiali bagheresi, il parroco della parrocchia del Santo Sepolcro, don Filippo Custode, a cui ignoti la settimana scorsa hanno tentato di incendiare l’automobile e l’assessore ai Beni confiscati alla mafia, Gaetano D’Agati, fatto oggetto pure lui di intimidazioni e inviti a dimettersi. Per l’amministrazione comunale erano presenti il sindaco Vincenzo Lo Meo, l’assessore Massimo Mineo e altri amministratori e consiglieri comunali, ma soprattutto tanti giovani, famiglie con bambini in carrozzina al seguito e anche anziani, con una larga rappresentanza di cittadini provenienti da Misilmeri, il paese d’origine di don Custode e degli altri paesi viciniori.
“Notiamo con piacere una bella e composta partecipazione di persone che hanno voluto camminare insieme per testimoniare il Vangelo per le vie della città – ha detto il vicario Episcopale mons. Raffaele Mangano – e dire no a chi vuole imporre il proprio gioco senza regole e impostato sugli interessi personali. Questa città non deve farsi lasciare rubare la speranza perché con l’apporto di tutti può rinascere”. Il corteo che si è radunato a piazza Vittime della mafia, davanti il simulacro di San Pio, ha percorso il corso Umberto in preghiera ed è stato letto il capitolo 5 del Vangelo di Matteo che riportava il discorso della Montagna. “Il Vangelo non si ascolta soltanto in chiesa – ha aggiunto mons. Mangano – ma si porta per le strade e si vive nel mondo attraverso la propria testimonianza. Questa che era denominata la città delle ville, da adesso deve essere la città degli uomini di buona volontà e che perseguono il bene comune”. La fiaccolata si è conclusa a piazza Sepolcro che non ha contenuto tutti i partecipanti riversati negli attigui corsi Umberto e Butera.
Dopo, la fiaccolata e la conferenza sulla legalità che si era svolta giovedì scorso, altri due appuntamenti sono stati organizzati dalle Comunità ecclesiali, il primo mercoledì quando tutte le messe saranno applicare ai defunti e venerdì prossimo alle 15.30 con una via Crucis al Cimitero che sarà riconsacrato dopo i recenti episodi di vilipendio del luogo sacro.