Un uomo originario di Bagheria è stato arrestato ieri pomeriggio ad Alcamo perchè avrebbe tentato di uccidere la compagna colpendola ripetutamente con un vaso di terracotta e, successivamente, cercando di soffocarla con degli indumenti poiché convinto di essere tradito. In manette è finito Pietro Rotondo di 61 anni.
I fatti sono accaduti nel tardo pomeriggio di martedì. Rotondo è stato arrestato da una volante della sezione investigativa di Alcamo e rinchiuso nel carcere di Trapani.
Secondo le prime ricostruzioni, il macellaio aveva pestato a sangue la compagna convivente T.V., di anni 58, insegnante di scuola materna.
La segnalazione era giunta al commissariato di Alcamo nelle prime ore del mattino, secondo la quale era in corso una lite all’interno di un’abitazione in via Pietro Novelli.
Una voltante è andata a vedere di cosa si trattava.
Nei pressi della strada gli agenti hanno incrociato l’uomo in evidente stato di agitazione e con le mani sporche di sangue.
Pietro Rotondo ha chiesto aiuto dicendo di avere ferito la compagna dopo una lite.
Appena arrivati nell’abitazione gli agenti hanno trovato a terra, la donna nuda ed irriconoscibile in viso, perché ricoperta completamente dal sangue.
T.V. è stata subito condotta al Pronto Soccorso con un’ambulanza per le cure del caso.
Dopo che i sanitari sono riusciti a prestare i primi soccorsi, è stata la donna stessa, a raccontare quanto era avvenuto poco prima. Ha raccontato di essere stata malmenata dal compagno con estrema violenza, in preda ad un attacco di gelosia.
La donna sarebbe stata colpita ripetutamente con un vaso di terracotta e, soffocata con degli indumenti.
Gli agenti hanno anche scoperto che Pietro Rotondo, nel 2012, aveva sequestrato la stessa donna in casa ed abusato sessualmente contro la sua volontà.
Alla base dell’aggressione di martedì mattina, ci sarebbe l’ossessiva gelosia dell’uomo secondo il quale ma compagna lo aveva tradito.
Per gli investigatori Rotondo sarebbe ossessionato da un amore malato.
Il pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Trapani ha disposto l’arrestato presso la casa circondariale “San Giuliano” di Trapani.