Gli organi di Giuseppe Lena, il giovane studente di medicina originario di Cammarata (Agrigento), morto in seguito a un allenamento in una palestra di arti marziali, hanno salvato quattro vite. Il fegato è stato trapiantato dall’Ismett su un paziente di 55 anni. I reni sono stati assegnati uno al Policlinico di Catania per un paziente di 41 anni e uno a Ismett per un giovane di 25 anni. Cuore e polmoni sono stati trapiantati in combinato al Policlinico San Matteo di Pavia su un paziente di 51 anni in urgenza nazionale.
Il prelievo di organi, iniziato a mezzanotte e mezzo, è terminato alle cinque di questa mattina. Subito dopo le equipe chirurgiche hanno raggiunto i rispettivi centri trapianto per iniziare gli interventi sui riceventi. Contestualmente alle operazioni di prelievo è stata effettuata l’autopsia da parte del professore Paolo Procaccianti, incaricato dalla pm De Somma, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta sulla morte del giovane. Non è stato possibile prelevare le cornee perchè il magistrato non ha dato l’autorizzazione. Tutte le operazioni di controllo, verifica e assegnazioni degli organi sono state gestite dal Coordinamento operativo del Crt. (gds.it)