di Vittorio Panno
Da qualche tempo una vicenda anima il dibattito politico del comune di Casteldaccia: la variante al PRG denominata “Progetto 45 alloggi in Contrada Suppietro”.
Qualche mese fa e’ stata rinviata di quindici giorni la commissione comunale che doveva esaminare il progetto. Venerdì’ 11 ottobre con tre voti favorevoli, un astenuto ed un voto contrario e’ stato approvato dalla commissione consiliare all’urbanistica tale progetto. Questo programma costruttivo ,che parte dal lontano 2005, ha avuto un percorso tortuoso e poco chiaro la cui durata la dice lunga. Bocciato una prima volta ,anni fa , dall’assessorato regionale al territorio e dal consiglio comunale, dopo anni di sonno, e’ stato approvato dalla commissione consiliare l’otto aprile di quest’ anno (in prossimità della formazione delle liste per le elezioni comunali) e rischia di penalizzare pesantemente le famiglie casteldaccesi che speravano di farsi una casa nei terreni contigui o dentro il paese, di loro proprietà, per i propri figli. Successivamente non e’stato possibile, fino all’elezione del nuovo consiglio, discuterlo in consiglio comunale. Da tenere presente che l’anno scorso ad agosto furono approvate all’unanimità le direttive al PRG che indicavano la zona Suppietro come verde agricolo ed indicavano il quadrilatero a monte di via Marco Polo e compreso tra le vie Fiume, ed Ugo La Malfa, come zona in cui sviluppare la cubatura disponibile nel PRG
Ma dal momento che il 30 Ottobre pomeriggio è stato convocato il consiglio con al punto 13 dell’ ordine del giorno, tra gli altri, di tale progetto, urge una presa di posizione pubblica, immediata e contraria dei consiglieri comunali per evitare una ulteriore beffa ai danni dei casteldaccesi. Ed in previsione di ciò mi pongo e pongo alla classe politica casteldaccese, in primis, ed ai casteldaccesi, poi, i seguenti interrogativi : A chi serve il progetto dei 45 alloggi in Contrada Suppietro?
Perché un anno fa durante le direttive al PRG nessuno pose la questione? Si può con i lavori del PRG in itinere fare una variante, che non si capisce a chi interessa, allo stesso? Perché a pagare devono essere i cittadini casteldaccesi proprietari di lotti interclusi e di piccole aree adiacenti alle zone edificate, che vogliono costruire le case per i loro figli ? Non è la bocciatura di questo progetto, come avvenuta precedentemente, la migliore soluzione per il paese, i casteldaccesi ed i consiglieri?