di Gianluca Calì
A 22 anni dalla morte di Libero Grassi, molto è cambiato.
Bisogna gridarlo facendo in modo che la gente possa finalmente capirlo che le cose sono molto diverse perché lo Stato adesso ha preso coscienza del problema, mettendo in campo i migliori magistrati, uomini delle forze dell’ordine, strumenti di intelligence, ma soprattutto leggi più efficaci.
E’ di ieri il Decreto Legge del consiglio dei ministri che finalmente tutela i testimoni di giustizia e i loro familiari, tema questo mai preso seriamente in considerazione prima di oggi.
Lo Stato senza la coscienza pubblica e civile che ne prende atto concretamente con la denuncia e la collaborazione concreta non può essere considerato un fenomeno in via di estinzione, per cui spero che la gente possa finalmente aprire gli occhi e capire e far capire che ci sono infinite forse di soprusi e prevaricazioni mafiose: quando non ti pagano i lavori, servizi, prodotti ecc…. o ti rubano la macchina e ti chiedono soldi in cambio…. o ti impongono fornitori o lavoratori, o ti chiedono un contributo per i carcerati.
Queste forme di soprusi levano ossigeno al rilancio e al riscatto della Sicilia e dei siciliani.