di Martino Grasso
La Capitaneria di porto di Palermo, rivendica i controlli effettuati nei giorni scorsi su alcune trattorie e ristoranti del litorale, durante i quali sono state elevate salate multe anche ad Aspra e Casteldaccia, per il cattivo stato di conservazione e commercializzazione dei prodotti.
All’indomani dell’operazione, i vertici dell’Asl 6 di Palermo avevano sottolineato che le multe sarebbero state annullate, perché i controlli non erano di competenza della Capitaneria di Porto.
Adesso la Capitaneria di porto passa al contrattacco.
“Il complesso normativo – si legge in una nota diffusa dalla capitaneria di porto di Palermo – stabilisce che l’attività di controllo sulla pesca, sul commercio e sulla somministrazione dei prodotti di essa, nonché l’accertamento delle infrazioni sono affidati, sotto la direzione dei comandanti delle capitanerie di Porto, al personale civile e militare dell’Autorità Marittima centrale e periferica, alle Guardie di finanza, ai carabinieri, agli Agenti di pubblica sicurezza ed agli agenti giurati.
La norma – continua la nota – di fatto attribuisce al corpo delle capitanerie il controllo sull’intera filiera, dalla cattura alla somministrazione nonché una competenza per materia che non è quindi limitata al solo ambiente marino”.
Quindi i verbali che l’Asl aveva preannunciato che sarebbero stati annullati, dovrebbero rimanere validi.
Non è escluso che nelle prossime ore si registri la controreplica dell’Asl.
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