Il giudice Nino Di Matteo, pubblico ministero della Dda di Palermo e che ha seguito numerosi processi di mafia, alcuni anche delle cosche di Bagheria, corre seri pericoli di subire un attentato.
Sarebbe infatti pronto l’esplosivo e il telecomando per preparare un attentato.
Lo ha rivelato un confidente che ha parlato di alcuni incontri fra boss che avrebbero sollecitato anche un attentato.
Il dispositivo di sicurezza che riguarda il magistrato del processo Mori, è stato portato al massimo, il livello uno, e nella scorta che lo protegge sono entrati tre carabinieri del Gruppo intervento speciale dell’Arma, le teste di cuoio. Tre auto blindate, una quarta a fare da staffetta, gli specialisti, tutti anziani ed esperti, a coordinare le squadre. (gds.it)