I tre candidati a sindaco di Casteldaccia si sono confrontati in uno storico incontro. Mai evento del genere, infatti, era mai accaduto a Casteldaccia.
Sul palco allestito a piazza Madrice si sono confrontati: Giuseppe Montesanto, Fabio Spatafora e Michele Aricò (nella foto a lato).
A gestire il dibattito è stato chiamato il professore Mario Vassallo.
All’incontro ha assistito un buon numero di residenti.
L’evento si è svolto all’insegna della correttezza e del rispetto reciproco. Non sono mancate piccole scaramucce fra il pubblico che parteggiava per l’uno o per l’altro candidato.Unico neo: la lunghezza dell’incontro. Anche il professore Vassallo ha fatto un prologo troppo tecnico e a tratti difficile da seguire.
Difficilmente un incontro del genere potrà spostare dei voti, ma l’iniziativa è stata certamente lodevole e simbolo di civiltà.
Molti gli argomenti trattati. Le domande erano state precedentemente comunicate e le risposte in molti casi sono state pertinenti.
Si è parlato dei debiti del Comune (circa 12 milioni di euro), ma anche di anticipazioni di cassa, Imu, project financing, lavoro e turismo.
Spatafora ha sottolineato la “straordinarietà dell’evento”, così come Montesanto “è una bella lezione di civiltà”.
Sia Montesanto che Aricò hanno dichiarato che il project Financing va abolito. Il comune pagherà per 25 anni 380 mila euro l’anno per la gestione dell’impianto dell’illuminazione. Aricò ha snocciolato dati, dichiarandosi contrario. Spatafora lo ha invece difeso, sottolineando che per i prossimi 25 anni il Comune pagherà sempre la stessa cifra.
Si è poi parlato della riduzione delle tasse e di come individuare le sacche di evasione fiscale.
“Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini” ha sottolineato Aricò.
Per Spatafora il futuro è nelle fonti di energia alternativa.
Montesanto ha affondato il coltello sugli sprechi che la passata amministrazione avrebbe fatto sottolineando che il vero problema è la mancanza del lavoro.