Una busta con tre proiettili calibro 9 indirizzata al vice presidente dell’Ars Antonio Venturino, ex del Movimento 5 Stelle è stata rintracciata al centro smistamento poste di via Ugo La Malfa a Palermo. In un messaggio su un foglio intestato dell’Ars la minaccia al deputato regionale di dimettersi subito dopo che era stato premiato dal popolo e di tornare “nella fognatura altrimenti uno di questi proiettili l’avrebbe colpito in fronte”. Sull’episodio indaga la polizia.
“E’ un episodio grave, si inserisce in un clima di esagerazione, di rabbia e di intimidazione. Devo però ancora valutare bene, ho appena appreso la notizia, a informarmi è stato il presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone”. Così l’ex M5S Antonio Venturino, vice presidente del Parlamento siciliano, commenta la notizia della busta a lui intestata contenente proiettili.
Venturino è stato espulso dal Movimento Cinquestelle con l’accusa di non avere rispettato il patto di restituire parte dell’indennità , mentre lui collega il provvedimento alle critiche politiche mosse nei confronti di Beppe Grillo per non avere voluto trovate l’accordo a Roma col centrosinistra. Grillo ha definito Venturino “un pezzo di merda”, il parlamentare poi ha aderito al gruppo Misto dell’Ars, ignorando gli inviti del M5S a dimettersi da vice presidente dell’Assemblea. Dal suo entourage stigmatizzano il clima di veleno e gli attacchi che Venturino sta subendo durante i comizi di Beppe Grillo in Sicilia per il suo tour elettorale in vista delle amministrative del 9 e 10 giugno. (gds.it)