Si è tenuta martedì 20 maggio alle 16.00 la conferenza stampa di presentazione del progetto politico e della coalizione del candidato sindaco Giuseppe Montesanto, che partecipa alle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno a Casteldaccia.
Il candidato sindaco Montesanto ha presentato le quattro liste Ritrovare Casteldaccia, Partito Democratico, Alternativa per Casteldaccia Libera e Svolta di Sinistra e i tre assessori Giuseppina Di Giacinto, Paola Ingenio e Pietro Fiorentino.
Montesanto ha sottolineato l’importanza della partecipazione e della creazione di un fronte ampio e compatto che supporta il progetto per la discontinuità e il cambiamento rispetto all’attuale Amministrazione, con il peso di quattro liste e 72 candidati – tra cui 34 donne – al di là delle bandiere politiche e per il bene comune.
Montesanto ha annunciato inoltre gli impegni che si prende per i primi cento giorni di amministrazione, qualora la sua coalizione dovesse vincere le elezioni del 9 e 10 giugno:
1. Risoluzione del problema di Piazza Madrice. Non possiamo accettare questi lavori senza l’autorizzazione della Soprintendenza, il progetto di variante e senza nessuna sicurezza nel cantiere a cielo aperto. Bisogna rispettare le regole e rispettare i cittadini. Nessuno può sconvolgere l’estetica e la viabilità della piazza e del centro storico.
2. Revoca immediata del Project Financing sull’illuminazione pubblica. Non possiamo tollerare un appalto di dieci milioni di euro che vincola il Comune per 25 anni. Quest’operazione va contro ogni principio di convenienza economico e innovazione tecnologica.
3. Riduzione immediata dei costi della politica. Riduzione delle indennità di carica, consulenti esclusivamente a titolo gratuito, bandi ad evidenza pubblico per ogni incarico, basta cellulari comunali e AudiA6 a disposizione del sindaco. La classe politica deve dare l’esempio, specie in questo periodo di crisi.
4. Restituzione delle spiagge e del mare ai cittadini. Bisogna abbattere subito il bene confiscato alla mafia in località Gelso e liberare quell’area di 500 mq. Bisogna occuparsi della pulizia delle spiagge e aprire tutti gli accessi al mare. Bisogna predisporre un servizio navetta sul territorio comunale e un Solarium comunale a disposizione di tutti i cittadini.
Per Alternativa per Casteldaccia Libera è intervenuto Carlo Oreto, che ha raccontato l’esperienza e le battaglie dell’opposizione consiliare, come quella contro l’appalto del Project Financing, il mancato rispetto dell’ordine cronologico dei mandati di pagamento, l’incarico alla cooperativa Esseci (in cui l’opposizione ha fatto risparmiare quasi un milione di euro a fronte dei due previsti) e la vendita degli spazi pubblici all’interno del territorio comunale. “Bisogna riaprire tutte le aree verdi del paese, che sono pubblici e vengono tenuto chiuse sotto chiave. Come quella villetta alla Mafrica che rimane chiusa e abbandonata”.
Per il Pd è intervenuto Vittorio Panno, che ha dichiarato: “Siamo coscienti di quello che ereditiamo dalla vecchia amministrazione, e sappiamo che ereditiamo macerie. Quindi dobbiamo muoverci per obiettivi precisi, all’interno di una situazione che non è facile. Dobbiamo affrontare i problemi strutturali, come quello dell’urbanistica. Vogliamo un PRG che ponga fine allo scempio urbanistico perpetrato negli ultimi anni, e di cui l’Amministrazione ha fornito l’ultimo esempio, l’ultimo assalto alla nostra vivibilità, come il piano di lottizzazione che prevede 45 villette in zona Suppietro. Dobbiamo difendere le nostre zone agricole, specie quelle di colture pregiate, e mettere argine al cemento”.
Per Svolta di Sinistra è intervenuta Maria Luisa Florio, che ha ribadito “l’importanza delle istanze di giustizia sociale che in questi anni sono rimaste inevase”. L’importanza di un risveglio civile “contro la politica dei costruttori e la politica degli amici che hanno trasformato il paese in un vero e proprio dormitorio”. C’è bisogno di una biblioteca comunale che rappresenti un centro di aggregazione – ha continuato la Florio, rispondendo poi alle critiche e alle strumentalizzazioni avvenute contro la candidatura di Andrea Lo Coco, un ragazzo disabile. “Con questa nostra candidatura abbiamo voluto rendere visibile l’invisibile, abbiamo voluto far emergere alcune realtà sommerse di questo paese, come quello della disabilità. Dobbiamo batterci perché vengano eliminate le barriere architettoniche e sia garantita a tutti la vivibilità del nostro paese”.
Per Ritrovare Casteldaccia, Roberto Li Causi ha indicato i due obiettivi principali della prossima Amministrazione: lo sviluppo culturale e lo sviluppo economico. “Dobbiamo occuparci dell’economia e dello sviluppo dell’occupazione. Una nostra priorità è quella dell’area artigianale, di cui dobbiamo assolutamente riprendere le fila e portare a termine. Ci vuole un patto con il tessuto produttivo di questo paese, come gli artigiani, i piccoli imprenditori e i commercianti, da troppi anni bistrattati dai cosiddetti palazzinari di Casteldaccia. Bisogna attivare inoltre un percorso per recuperare gli oneri concessori ancora non versati dai costruttori e vincolare queste somme per lo sviluppo economico”.