Si infiamma il dibattito in relazione al corso Umberto aperto o chiuso al traffico veicolare.
Dopo la notizia di ieri secondo la quale il comune ha deciso di riaprirlo, nelle ore notturne, dalle 22 alle 9, per 60 giorni e a scopo sperimentale, oggi si registrano altre posizioni fra chi è a favore e chi contro.
La neonata associazione “Big Bang Bagheria” che a livello nazionale fa capo a Matteo Renzi, sindaco di Firenze ed esponente del Pd, ci ha inviato una lunga nota,m con alcune proposte.
L’associazione sottolinea che “le aree pedonali, in ogni città e anche nel più piccolo paese, sono una risorsa. L’isola pedonale è un luogo di svago per i cittadini, in cui tutti possono passeggiare in tranquillità, specialmente con i bambini e con i passeggini, ed è un importante segno di sviluppo per una città e di rispetto per l’ambiente.”
Secondo “Big bang Bagheria” alcuni studi dimostrano che le isole pedonali ben progettate e ben inserite nel contesto urbano producono effetti positivi nell’immediato e sul lungo periodo. “Da subito c’è una riduzione dei livelli di smog e rumore accompagnato da una crescita del numero di utenti del trasporto pubblico.
Contestualmente c’è una miglior tutela di monumenti e patrimonio storico- artistico, una valorizzazione turistica, un generale aumento della vivibilità e della sicurezza: come dimostrano alcune analisi realizzate nei paesi anglosassoni le pedestrian zone, particolarmente affollate e dunque soggette a una sorta di sorveglianza naturale, funzionano da deterrenti contro la microcriminalità. Scontato è poi il miglioramento della sicurezza stradale, tema particolarmente importante nei centri urbani dal momento che è qui che si verifica il maggior numero di incidenti (più di tre quarti del totale) c’è una notevole rivalutazione del mercato immobiliare e l’innalzamento del volume d’affari delle attività commerciali non inferiore al 20% (tratto da Studio di ACI e Legambiente “La città ai nostri piedi”, 2010).”
Relativamente alla situazione bagherese, l’associazione sottolinea che i cali di vendite si sono registrati negli ultimi anni non solo nel corso Umberto, ma in tutto il paese.
L’associazione propone un tavolo tra le associazioni dei commercianti e le associazioni di cittadini, per aprire un confronto e ascoltare le proposte di tutte le parti per proporre i servizi che si ritengono necessari, sia nell’interesse dei commercianti che nell’interesse dei cittadini, e provare a sviluppare un modello di sostenibilità condiviso.
“La pedonalizzazione di Corso Umberto deve essere inquadrata in un più ampio progetto di sviluppo. Un progetto di sviluppo, in cui è prevista la pedonalizzazione di alcune aree, richiede la costituzione di servizi a corredo.
Si ritiene necessario ampliare i parcheggi, ma questo problema potrebbe essere minoritario se ci fosse un servizio di trasporto pubblico, per cui i cittadini non sarebbero costretti ad utilizzare necessariamente l’automobile.
E ciò contribuirebbe a ridurre lo smog non soltanto nel Corso Umberto ma anche nelle strade circostanti in cui attualmente circolano le auto.
Si potrebbe istituire anche un servizio scuola bus per ridurre notevolmente il traffico nelle ore di entrata e uscita dalle scuole.
Attuare, in collaborazione con le scuole, il progetto “pedibus”, consistente nel riunire in un luogo i bambini e farli accompagnare a piedi da gruppi di genitori o anziani fino alle scuole, individuando i percorsi, ad esempio Corso Umberto. Alcuni dirigenti scolastici sono già favorevoli all’attuazione di tale progetto.
E’ necessario attuare un progetto di mobilità adeguato per migliorare la vivibilità della nostra città. L’area pedonale deve essere un vantaggio, non uno svantaggio.
Un modello di sviluppo richiede una visione complessiva.
Non si può avere un “salotto cittadino” e ritrovarsi ad ogni angolo la spazzatura.
Sappiamo che a causa dei recenti episodi il problema dei rifiuti è molto complesso, ma di sicuro vi sono delle soluzioni, e già associazioni cittadine, tra cui la nostra, si stanno attivando per ridurre e risolvere il problema, attuando progetti sulle risorse rinnovabili e sull’efficienza energetica.
Inoltre un’area destinata alla pedonalizzazione, subirebbe forti danni se diventasse carrabile.
Nel caso specifico del Corso Umberto, il progetto è stato realizzato in modo da essere carrabile, ma ciò è stato fatto per motivi di sicurezza, ad esempio nell’ipotesi di un incendio per permettere ai mezzi di soccorso di passare. Ma si tratta di rare ipotesi.
Invece un passaggio continuo di veicoli causerebbe sicuramente dei danni, se non all’assetto, quantomeno all’aspetto dell’area.
Ciò è confermato anche da tecnici.
E il parcheggio non può essere consentito vista la limitata ampiezza della carreggiata.
Altro aspetto molto importante da analizzare è quello del turismo.
Nelle città frequentate da un buon numero di turisti, i commercianti non si concentrano esclusivamente sugli acquisti fatti dai residenti, perché è fisiologico che i turisti acquistano.
Bagheria è una città che attrae molto i turisti, e ne sono testimonianza coloro che lavorano nel settore turistico nella nostra zona da più di vent’anni.
Purtroppo i turisti notano la carenza di servizi, e se vengono una volta, la seconda non tornano.
Il problema è più ampio se guardiamo non solo ai turisti che vengono da “lontano”, ma cerchiamo di attrarre anche cittadini della provincia, invogliandoli a visitare la nostra città, magari la prima volta per motivi turistici, e successivamente per fare una passeggiata.
E’ appena stata resa nota l’approvazione del finanziamento per i Centri Commerciali Naturali di Bagheria. Ciò è un’importante conquista, soprattutto per la mancanza di risorse nelle casse comunali.
Come stabilisce la Legge Regionale n.10 del 2005, i C.C.N. hanno lo scopo di:
a) riqualificare l’immagine e migliorare la vivibilità urbana negli spazi in cui opera;
b) accrescere le capacità attrattive delle attività che ne fanno parte;
c) migliorare il servizio offerto ai consumatori ed ai turisti.
Di certo la riapertura al traffico veicolare, anche solo in determinate ore della giornata, non riqualificherebbe, anzi peggiorerebbe l’immagine di Corso Umberto.
C’è poi da chiedersi se questi finanziamenti siano stati approvati perché l’area è pedonale, se non lo fosse più, Corso Umberto sarebbe ancora un C.C.N. meritevole di usufruire dei finanziamenti?
Bisogna a questo punto utilizzare al meglio questi fondi per VALORIZZARE il Corso Umberto e inserirlo nel modello di sviluppo della città.
In base a quanto fin qui analizzato, vogliamo fare delle proposte, in funzione anche a progetti già approvati o in via di approvazione.
L’amministrazione potrebbe adottare un piano particolareggiato per lo sviluppo della città in cui prevedere:
il bus ecologico che passi da Corso Umberto, e grazie al quale si potrebbe pedonalizzare anche via Palagonia, la quale sarebbe anch’essa sprecata col passaggio delle auto, ora che è stata riqualificata. Il bus deve necessariamente seguire anche un percorso turistico, collegando il Corso Umberto, e quindi Villa Palagonia, ad altre ville, Palazzo Butera, Palazzo Cutò, Villa Cattolica.
Attuare il progetto “pedibus”, per ridurre notevolmente il traffico veicolare nelle ore di entrata e uscita dalle scuole, non rendendosi necessaria, in tal modo, l’apertura del Corso al passaggio delle auto;
Incentivare l’apertura serale dei locali già esistenti, con eventi e attività e grazie alle agevolazioni sulla TOSAP per le attività commerciali.
Integrare la video sorveglianza con il controllo notturno delle forze dell’ordine e i vigili urbani.
Migliorare l’attrattività della nostra città per i turisti e coloro che abitano nella provincia e nel resto della Sicilia, pubblicizzando in collaborazione ai privati col patrocinio del Comune i nostri beni culturali e artistici, organizzando tour che prevedano la visita delle Ville e una passeggiata in Corso Umberto per poter fare acquisti.
Riuscendo ad attuare queste proposte, siamo certi che si avrebbe un notevole miglioramento in termini di mobilità e quindi di vivibilità e sviluppo della nostra città.
Il nostro Corso Umberto I potrà continuare ad essere un’isola pedonale sempre, e non solo in alcune ore della giornata.
Perché in un modello di sviluppo un’area pedonale come Corso Umberto I porta vantaggi a tutti i cittadini, inclusi i commercianti.”