Il 9 e 10 giugno, Casteldaccia eleggerà il nuovo sindaco. Sostituirà Giovanni Di Giacinto, che ha occupato la poltrona di primo cittadino per ben 10 anni consecutivi. Nel frattempo di Giacinto è stato eletto deputato regionale con il presidente Rosario Crocetta.
Abbiamo intervistato il sindaco uscente sul suo periodo da sindaco e cosa lascia al nuovo primo cittadino.
Dal punto di vista personale, il bilancio di Giacinto è assolutamente positivo.
“E’ stata una delle più belle esperienze di vita. Sono onorato di avere avuto l’onore e l’opportunità di potere rappresentare il mio paese per un periodo così lungo. Ricordo che sono stato prima, anche vicesindaco per 5 anni. Ringrazio i cittadini di Casteldaccia che mi hanno consentito di vincere le elezioni per due tornate consecutive e con un consenso molto ampio, soprattutto la seconda volta (il 73° ndr). Fare il sindaco è sicuramente una cosa molto complicata e difficile, ma nello stesso tempo molto gratificante dal punto di vista personale, soprattutto se lo fai con spirito di servizio nei confronti della collettività.”
Come è cambiata Casteldaccia in questi 10 anni?
“Gestire Casteldaccia è stato difficile soprattutto per la crisi economica e finanziaria. Siamo riusciti in questi anni a mantenere quanto meno i livelli minimi di tutti i servizi. Sicuramente il paese è cambiato molto a cominciare dagli abitanti e per la crescita urbanistica. Abbiamo applicato in toto il Prg, anche se da me non condiviso. Ricordo che ero nei banchi dell’opposizione quando è stato approvato. L’ho combattuto da consigliere comunale, ma da sindaco ho dovuto applicarlo, nelle parti che è stato approvato da parte dell’assessorato territorio e ambiente. Dalle direttive date dall’amministrazione comunale per la rimodulazione del piano, immagino un paese più a misura d’uomo, soprattutto per quanto riguarda gli spazi pubblici da prevedere all’interno del territorio. Le direttive del consiglio comunale prevedono servizi per la collettività, e danno nuove regole ai proprietari dei terreni. Non ci saranno in un piano così articolato possibilità per gli speculatori. “
Cosa ha fatto la sua amministrazione in questi 10 anni?
“Abbiamo fatto molte cose. Ne cito solo alcune: abbiamo restaurato la Torre Duca di Salaparuta, riqualificato il centro storico, riqualifica il quartiere Orestagno Cutelli, abbiamo completato gli alloggi popolari, abbiamo tagliato 5 locali che erano in affitto, anche dal punto di vista dei servizi sociali il Comune ha fatto molto, viste le difficoltà delle famiglie, sono state incrementate anche le voci relative alle feste patronali, culturali e popolari e molto altro ancora”.
C’è qualcosa che non siete riusciti a fare?
“Avrei voluto creare il Polo scolastico”.
Che paese lascia alla nuova amministrazione?
“Dal punto di vista finanziario, lascio un paese in difficoltà, poiché come in tutti i comuni, la crisi economica non consente ai cittadini di pagare regolarmente i tributi e le tasse. Anche se i bilanci sono equilibrati, abbiamo problemi di liquidità.”
Cosa augura al nuovo sindaco di Casteldaccia?
“Auguro una continuità amministrativa, a prescindere da quello che dicono molti denigratori che tentano e hanno tentato in questi anni di screditare a tutti i costi il Comune di Casteldaccia. Ma in questo modo screditano loro stessi.”