di Martino Grasso
Con una lettera aperta, i circa cento commercianti di corso Umberto, si rivolgono ancora una volta al sindaco e alla città, affinchè il loro grido d’allarme venga ascoltato.
Chiedono la riapertura del corso Umberto al traffico veicolare nelle ore mattutine, ma difficilmente la loro richiesta verrà accolta.
Lo hanno capito nel corso di alcune riunioni svoltesi nei giorni scorsi.
Il sindaco ha proposto loro l’apertura della via Senatore Scaduto, attraversando il corso, ma questa soluzione non è stata giudicata utile per risolvere il problema. Anche la proposta di un referendum non viene accolta favorevolmente.
“Purtroppo -scrivono i commercianti- non possiamo che constatare che ancora una volta, di fronte all’ennesima accorata richiesta dei commercianti di “conforto “ci si sente rispondere con soluzioni poco convincenti, che mettono altro tempo. La prova che proponiamo di riapertura al traffico del Corso non solo sarebbe funzionale alle nostre esigenze commerciali ma anche rispettosa delle esigenze ravvisate ormai da tutti i cittadini. Sarebbe solo un gesto umile e democratico, di solidarietà. Purtroppo caro sindaco, e signori della giunta…Noi, gli imprenditori che sul Corso Umberto I, tutti i giorni ci lavorano riteniamo che la misura sia ormai colma!!!
I vostri tempi per questi “interventi ” vi avvisiamo …vedono con il passare di ogni ora il centro storico della città svuotato di tanti altri negozi. La colpa senza dubbio è della crisi economica di carattere internazionale, certo, ma anche vostra che non avete saputo garantire servizi alla città rendendola funzionale che continuate a mettere tempo lasciando lettera morta le richieste di elettori/cittadini in difficoltà.”
C’è molta amarezza nelle aprole dei commercianti, che continuano dicendo: “riteniamo di chiedere il giusto sperando nella solidarietà della società civile, questa prova dimostrerebbe la Vostra autenticità di politici democratici, vicini ai cittadini… insomma come una pacca sulla spalla ad un settore mortificato continuamente anche da promesse mai mantenute… spero che i cittadini questo lo abbiano chiaro, non speriamo di risollevare la nostra situazione economica in virtù di questa azione, ma chiediamo di esercitare la democrazia A molti di noi commercianti il corso Umberto pedonale piacerebbe, ma francamente non comprendiamo la vostra ostilità nel tentare questa ipotesi.
Forse è proprio vero quanto racconta Peppuccio nel suo Baaria nella scena dove l’interprete recita: “un ù viri cà stàiu murienniu…mancu prìù mi ci stà faciennu sientiri”…da tanti anni i Bagheresi nonchè i Commercianti aspettano…aspettano …che i conti del nostro comune tornino in ordine e che finalmente si possa restituire servizi, equità, e solidarietà.”
I commercianti aggiungono che la riapertura al traffico veicolare del corso nelle fasce orarie non avrà l’effetto sperato “ma è altrettanto vero – concludono- che i compiti della politica sono anche di carattere morale e di solidarietà con chi in tante circostanze ha manifestato forte disagio economico…questo dal Nostro Sindaco, e dai nostri eletti non ce lo aspettavamo”.