Omicidio o suicidio. E’ quanto dovrà accertare il Tribunale di Palermo, per la morte di Rosario Vitale, 40 anni, sommozzatore nelle grandi piattaforme all’Eni, avvenuta il 17 settembre 2007 ad Aspra.
L’uomo venne ritrovato a terra, in via Don Bosco, con una coltellata all’addome. Portato all’Ospedale di Palermo morì subito dopo.
Si parlò di suicidio ed era stata presentata anche una richiesta di archiviazione.
Adesso, come riferisce il Giornale di Sicilia, nell’edizione di oggi, sotto processo ci saranno la moglie e il suocero.
Il giudice per le indagini preliminari, Agostino Gristina, del Tribunale di Palermo, ha anche nominato oltre a due medici legali, Giuliano Piliero ed Eugenia Distefano, anche un criminologo dell’università di Firenze, Riccardo Brigioli, che dovrà ricostruire la personalità degli imputati.