La polizia, dopo una complessa attività di indagine ha arrestato un 40enne, Salvatore Lombardo, accusato di violenza sessuale nei confronti di 4 ragazzini di età inferiore ai 14 anni. In manette è finito un catechista di Altavilla Milicia, insegnante di scuola primaria, persona nota per la sua partecipazione attiva all’interno della parrocchia, per la gestione dei ministranti, dei campi estivi e dei diversi gruppi giovanili ruotanti intorno alla chiesa.
L’uomo era già agli arresti domiciliari perchè l’equipe di una comunità alloggio per minori aveva denunciato gravi episodi di abusi sessuali nei confronti di un tredicenne dal proprio catechista che da due anni seguiva il minore in un corso di preparazione alla Cresima, e che negli ultimi mesi, aveva intessuto con lo stesso, in difficoltà in alcune materie scolastiche, un rapporto morboso, malcelato dalla disponibilità ad impartire gratuitamente lezioni di doposcuola.
L’atteggiamento ossessivo ed invadente dell’indagato, protrattosi nel tempo, aveva turbato a tal punto il minore, da convincerlo a confidarsi con gli educatori della comunità che, allarmati, avevano inoltrato una denuncia alla Procura di Termini Imerese.
Nel corso dell’attività investigativa gli inquirenti ipotizzarono che l’indagato intrattenesse rapporti ambigui e morbosi anche con altri minori ospiti di altre case famiglia tanto da convincere l’Autorità Giudiziaria ad emettere la misura restrittiva nel gennaio del 2012. Quell’episodio, seppur tecnicamente a se stante, non appare slegato da altri analoghi casi di violenze nei confronti di altri quattro minori, che hanno avuto come conseguenza una seconda ordinanza di Custodia Cautelare domiciliare.
Così come accertato da nuove indagini condotte dalla Squadra Mobile palermitana, l’uomo avrebbe abusato di altri 4 minorenni a lui affidati quale educatore parrocchiale e catechista. Le vittime, minori di 14 anni, hanno fornito ulteriori elementi nei confronti dell’indagato che, nonostante il suo precedente coinvolgimento in gravi analoghi episodi, aveva continuato ad accettare incarichi di supplenze presso istituti scolastici, mantenendo attivo il suo coinvolgimento nelle attività connesse alla chiesa.
L’arrestato, già indagato per violenza sessuale e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, aveva mantenuto un rapporto privilegiato con i minori, conservando un atteggiamento volto a lusingarli, offrendo loro tutto ciò di cui erano privi, sostituendosi alle persone di famiglia nelle vesti di padrino, offrendo loro oggetti di valore e la possibilità di uscire in compagnia. (blogsicilia.it)