“Prima di morire spero di attraversare il ponte sullo stretto di Messina”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, al teatro Politeama di Palermo, promettendo che quest’opera sara’ portata avanti dal governo di centrodestra se dovesse vincere le elezioni. “Con la nostra vittoria Impregilo aprirà subito il cantiere del ponte”, dice Berlusconi. Platea affollata da oltre un migliaio di persone, in prima fila Angelino Alfano e Renato Schifani, oltre agli ex ministri del governo del Cavaliere: dalla Prestigiacomo a Saverio Romano. Berlusconi ci ha scherzato su: “Al consiglio dei ministri mi serviva il vocabolario…”. Berlusconi ha detto che Alfano, definito in modo ironico “disgraziato” l’ha costretto a candidarsi: “Io pensavo di fare il preside dell’università della libertà”.
Durissimo attacco di Berluscni a Monti e alla sua coalizione: “Sono sotto la soglia del 10 per cento. E Fini è allo 0,4 per cento. Il premier Monti si è fatto nominare senatore a vita e aveva promesso ai cittadini che non avrebbe approfittato della sua promozione per diventare protagonista della politica. È andato oltre invece, ora è un politicante come gli altri. Si propone come innovatore e si è alleato con Fini e Casini che stanno in parlamento da 30 anni.
Però – ironizza Berlusconi – ha portato nel dibattito la sua classe e la sua eleganza… Mi ha dato del cialtrone. Il punto più basso mai raggiunto nella storia della politica italiana, pur non nobilissima”. (repubblicapalermo.it)