Sulla revoca della delibera della giunta sull’azzeramento dei compensi di di sindaco e assessori e il ripristino delle indennità, arriva un comunicato molto duro dal Pd cittadino a firma del segretario Maria Laura Maggiore.
“Vorremmo ricordare al signor Sindaco -dice la Maggiore- quali erano state le motivazioni per cui la Giunta aveva preso questo provvedimento, qualora l’avesse dimenticato. Un provvedimento che non era dettato dal perseguimento di una visione populistica della politica ma era incanalato nell’ottica di non pesare ulteriormente sulle casse comunali in un momento critico per le finanze dell’Ente. In alcuni momenti la politica deve dare dei segnali forti perchè altrimenti diventa sempre meno credibile. Difendiamo con forza la deliberazione perchè rappresenta una continuità politico-ideologica del modo in cui intendiamo fare politica al servizio dei cittadini nei momenti di grave criticità. Riportiamo le parole virgolettate lette dalla stampa con cui il sindaco Lo Meo si esprime:
“Si vuol sparare a zero sul nostro operato, attaccandosi ad inutili appigli polemici e ricercando effetti populistici, nel momento in cui abbiamo cercato di formare una nuova compagine di assessori, per lo più tecnici ed alti professionisti che si impegneranno quotidianamente e a cui non mi sono sentito di chiedere di rinunciare a quanto gli spetta”.
Riteniamo altramente lesive della stessa dignità e dell’operato degli amministratori che il PD ha messo al servizio della collettività queste parole.”
Nel comunicato si sottolinea che “non è stato il sindaco Lo Meo a proporre all’epoca questa delibera ma è stata una proposta congiunta di PD e UDC, maturata perchè non si possono chiedere sacrifici alla collettività se non è la politica stessa a farne. In secondo luogo gli uomini che noi all’epoca abbiamo fornito non erano meno professionali ma con abnegazione si sono messi al servizio di quest’amministrazione anche adottando provvedimenti impopolari.
In ultima analisi il contesto da cui questa delibera trae spunto non è mutato semmai assistiamo oggi ad una paralisi amministrativa. Si ricordi, signor Sindaco, che i cittadini sono più intelligenti di quanto qualcuno pensa e da soli traggono le opportune conclusioni dalle opere degli amministratori.”