Quanti bagheresi hanno nostalgia della politica anni ’50-’60? Non lo so. Certo, possiamo biasimarli quanto vogliamo, ma qualche entusiasmo lo sapeva suscitare. Anche in occasione di elezioni comunali, venivano personaggi illustri a fare comizi molto affollati.
L’arrivo di un personaggio politico importante ci riempiva di orgoglio e infervorava i nostri animi. Era il tempo i cui tutti venivano a dire: -Faremo questo, faremo quello e anche quell’altro. Incontrando i candidati tutti chiedevano qualcosa e quelli rispondevano cortesemente che li avrebbero accontentati.
Ognuno andava a raccontare a casa di avere ricevuto l’abbraccio dell’onorevole tizio o del senatore caio. Per qualche mese tutti sognavano di ricevere i favori promessi. I candidati avevano un aspetto rassicurante e una voce suadente: non potevamo deludere gli elettori. Poi, però, giungeva puntuale la delusione. Tutti giuravano che non avevano previsto un simile rifiuto.
C’era la possibilità di riparare: alle successive elezioni si sarebbe cambiato il prescelto di turno.
Oggi i candidati hanno la stessa aria rassicurante di allora? E hanno, come quelli, il coraggio di fare tante promesse pur sapendo di non poterle mantenere?
Insomma, mi piacerebbe sapere se dobbiamo avere nostalgia della politica degli anni ’50-’60.