di Martino Grasso
E’ stata esposta ieri la pala d’altare del 1700 alla chiesa Madre, dopo il lungo restauro, durato circa 5 mesi.
Ad eseguire i lavori, un’equipe di docenti e tecnici universitari composta da Antonino Traina, docente presso l’accademia di Belle Arti di Palermo, Sophie Sonetti, docente del corso di restauro e conservazione dell’università di Palermo, e dai restauratori Anna Badagliacca e Teresa Giambatino.
La tela raffigura San Giuseppe, Sant’Antonio da Padova, San Francesco e il bambin Gesù.
Alla manifestazione di ieri sono intervenuti anche l’architetto Rosario Scaduto, dell’Università di Palermo e il dottor Gaetano Bongiovanni, della Soprintendenza di Palermo.
I lavori di restauro sono costati circa 15 mila euro, spese affrontate dalla confraternita di San Giuseppe.
“Questa iniziativa -sottolinea padre Giovanni La Mendola, parroco della chiesa Madre- mirano a ricordare il passato ma spronano i giovani a rispettare la propria terra, coltivando il senso di appartenenza nella salvaguardia di questi valori che sono alla base del vivere civile e democratico. Il lavoro di restauro è stato accurato e meticoloso, grazie ad uno studio di esperti e docenti universitari. Un plauso va alla confraternita di san Giuseppe per la realizzazione dell’opera”.
Va anche ricordato che una parte dei fondi necessari per il restauro sono stati reperiti grazie alla prima festa del gusto organizzata lo scorso 4 novembre dalla focacceria di Mimmo Buttitta.
nella 1° foto la pala d’altare restaurata (foto di Battista Scaduto)
nella seconda foto: il gruppo dei restauratori