Almeno 27 persone, tra cui 20 bambini tra i 5 e i 10 anni, sono le vittime di una vera e propria strage in una scuola elementare in Connecticut, a un centinaio di chilometri da New York. Il killer si chiama Ryan Lanza: ha ucciso sua madre, Nancy, insegnante alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, prima di provocare la strage in un’aula dell’istituto nella quale è rimasto vittima. Non è chiaro se si sia suicidato o se sia stato ucciso. Il suo corpo sarebbe ora riverso in una delle aule della scuola.
Lanza, poco più che ventenne, in base al suo profilo Facebook (collegato da poco a quello creato appositamente per la strage, ‘Sandy Hook Elementary School shooting’), viveva a Hoboken, in New Jersey, alle porte di New York, una città storicamente abitata dagli italo americani e resa famosa da Frank Sinatra. Vestito tutto di nero, con indosso un giubbotto antiproiettile come se andasse in guerra, usando quattro pistole ha sparato all’impazzata, almeno un centinaio di colpi. Sin dall’ingresso della scuola, la Sandy Hook di Newton, dove secondo alcune indicazioni ha subito freddato il presidente e lo psicologo dell’istituto. Ma la vera, terribile mattanza l’ha compiuta in una aula dell’asilo, tra i bimbi più piccoli. Un’intera classe manca all’appello, è stata cancellata, hanno riferito diverse fonti di stampa citando fonti ufficiali che hanno voluto mantenere l’anonimato. A rendere tutto ancora più assurdo, se possibile, è però il fatto che la sua ‘vittima designata’ era sua madre. (ansa.it)