E’ stato presentato ieri a villa Valguarnera un importante volume sulla figura dell’architetto Tomaso Maria Napoli (1659-1725), progettista delle ville di Bagheria Valguarnera e Palagonia.
Il volume è stato scritto dallo studioso Eric Henry Neil, che già in passato si è occupato delle ville di Bagheria con studi e scoperte inedite.
A fare gli onori di casa la principessa Vittoria Alliata: “il settecento siciliano -ha detto- non era un periodo di decadenza, ma al passo con i tempi e spesso anche all’avanguardia”.
Sono intervenuti anche i professori Marco Rosario Nobile e Stefano Piazza che hanno tracciato la figura di Napoli nel contesto dell’epoca.
E’ stato sottolineato che tra tutti gli architetti attivi in Sicilia fra XVII e XVIII secolo, per la discontinuità delle fonti nessuno risulta tanto enigmatico quanto il domenicano Tomaso Maria Napoli , sebbene la storiografia lo abbia ben presto riconosciuto come un protagonista importante grazie alla dimensione culturale europea che si rispecchia nelle opere da lui avviate, a Palermo e nei dintorni, dopo il 1711.
I progetti per villa Valguarnera e villa Palagonia furono all’avanguardia.
Dopo un apprendistato romano Napoli fu il primo siciliano a pubblicare, nel 1688, un trattato di architettura. Di recente, è poi emersa una nuova documentazione sulla sua attività al servizio degli Asburgo, a Dubrovnik e nei Balcani.