di Pino Grasso
Terminati i lavori di manutenzione dell’impianto elettrico della Chiesa, venerdì 7 dicembre alle ore 18, dopo due mesi di disagi, riapre al culto la chiesa “Natività della Beata Vergine Maria”.
L’evento sarà festeggiato con la celebrazione della santa Messa vigiliare della solennità dell’Immacolata che sarà presieduta da monsignore Carmelo Cuttitta, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Palermo. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta “Italiano Marco” di Palermo che si è aggiudicato l’appalto, offrendo un ribasso del 25,83 per cento per un importo netto di 35.349,49 euro. Il finanziamento è stato erogato dalla presidenza della Regione Siciliana ed è servito per rendere a norma l’impianto elettrico che era vetusto e pericoloso.
Durante tutto questo periodo le attività religiose, caritative e catechistiche si sono svolte a palazzo Butera, sede dell’ordine monastico delle “Figlie della carità” grazie alla disponibilità mostrata dalla superira suor Paola Russo.
“Con grande gioia ritorniamo nella nostra chiesa dopo i lavori di manutenzione dell’impianto elettrico che erano diventati ormai improcrastinabili – afferma l’arciprete don Giovanni La Mendola – alle suore vincenziane va il nostro infinitamente grazie perché ci hanno messo a disposizione tutte le stanza di palazzo Butera e consentito di continuare le attività che naturalmente non potevano essere sospese. Adesso la chiesa Madrice ritorna ad essere disponibile a tutta la città in previsione delle festività natalizie ormai prossime”.
All’interno della chiesa, nel contempo, sono stati eseguiti anche i lavori di restauro dell’artistica tela settecentesca raffigurante San Giuseppe.
A farsene carico delle spese la confraternita del Patriarca San Giuseppe, diretta dal superire Sergio Cannizzaro e i fedeli con le loro donazioni. L’intervento ha riguardato la parte inferiore che ha subito un cedimento e risultava oscurata. Diverse zone del dipinto inoltre manifestavano mancanza di adesione della pellicola pittorica e dell’imprimitura oltre a diverse lacerazioni. L’intervento di recupero ha riguardato l’operazione di rifoderatura del dipinto per risanare il cedimento degli strati pittorici. Si è proceduto inoltre, all’integrazione pittorica delle lacune per ricostruire l’unitarietà dell’immagine del dipinto.
Il restauro dell’opera di elevato interesse storico, artistico ed etno – antropologico è stato eseguito con la consulenza del direttore tecnico Sophie Sonetti il cui progetto ha ottenuto l’autorizzazioni della Sovrintendenza. Il dipinto sarà svelato ai fedeli il prossimo 28 dicembre nel corso di un convegno di studio.