Il Festival Internazionale del film di Roma ha ospitato nella sezione Prospettive Italia, fuori concorso, il film-documentario di Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi, prodotto per Stilelibero da Gabriele Costa e Gianni Russo, dedicato all’intera carriera del regista bagherese Giuseppe Tornatore.
Il documentario si intitola “Giuseppe Tornatore – Ogni film un’opera prima”
L’autore di Nuovo Cinema Paradiso e di Baarìa racconta di sè e del suo cinema, della sua formazione e dei collaboratori, così come molti collaboratori raccontano di lui (tra gli altri Tim Roth, Geoffrey Rush, Harvey Weinstein, Ennio Morricone, Sergio Castellitto, Goffredo Lombardo, Gerard Depardieu, Monica Bellucci).
E’ un film che emoziona e diverte, mostra i celebri momenti di gloria – il premio Oscar e il Festival di Cannes – insieme a riflessioni intime del regista sulle passioni e le incomprensioni, le certezze e i dubbi di una carriera già bella folta di titoli e riconoscimenti. E a proposito di Baaria Tornatore sottolinea: “Io non ho voluto fare un film sulla Sicilia, ho voluto fare un film sul mio paese. Ma neanche sul mio paese, sul mio quartiere. Ma neanche sul mio quartiere, un film sulla stanza da pranzo della casa dove sono nato. E neanche sulla stanza da pranzo, sulla sedia dove mi sedevo per mangiare. E’ un film personale”.
(huffingtonpost.it)