“Era una situazione largamente prevedibile, fin dall’inizio della nascita della giunta Lo Meo”.
A sostenerlo è Bartolo Di Salvo, assessore provinciale, e avversario politico di Lo Meo alle elezioni comunali di un anno e mezzo fa.
Di Salvo affonda il coltello sulla situazione economica in cui si è venuto a trovare il comune.
“Era una colazione messa insieme per vincere e non per governare. A questo punto, penso che il sindaco Lo Meo dovrebbe dimettersi.
Penso che si debba fare per il bene della città e non per i gruppi politici. Sono realmente preoccupato perché non c’è una direzione o un obiettivo preciso. Dove stiamo andando e dove ci stanno portando?
Penso che questo rappresenta il fallimento della politica. Viviamo una situazione di paralisi. Siamo, purtroppo, all’eutanasia. La politica ci sta accompagnando verso una morte lenta della città. Penso che Lo Meo e la sua giunta si siano caratterizzati, soprattutto, per mancanza di coraggio in questo anno e mezzo”.
L’assessore provinciale Di Salvo, parla delle possibili soluzioni che si poteva intraprendere.
“La delibera di risanamento dell’Ente risale al mese di ottobre dello scorso anno. Cosa è stato fatto in questo lasso di tempo?
Non si è fatta una politica reale per diminuire i costi del servizio rifiuti e non si sono fatti cambiamenti radicali.
Si sarebbe potuto richiedere gli oneri concessori, che pochi pagano e scoprire le sacche di evasione., A Bagheria ci sono due tipi di evasori, quelli strutturali e quelli per necessità. Si doveva cercare di individuare soprattutto i primi. Invece si sono impoveriti i servizi per i soggetti svantaggiati come minori e anziani. Credo che adesso il sindaco dovrebbe dimettersi”.