di Martino Grasso
Giulietta Accomando, meglio conosciuta semplicemente come Giulietta, è tornata in giro.
La donna, con un ampio cerotto sulla fronte, è tornata a Bagheria.
Viso smagrito, occhi persi nel vuoto, abiti d’accomodo. Va in giro barcollando. Sola. Non è la solita Giulietta vista centinaia di volte che inveiva contro tutto e tutti. Adesso è una donna dimessa. Come sopravvissuta ad un cataclisma o ad una tragedia. E Giulietta è così.
La sua tragedia è la mancanza dei cani che le hanno portato via.
Nella sua abitazione, dichiarata inagibile, sono stati ritrovati 13 animali, 8 microcippati e 5 no. Sono stati affidati ai volontari dell’Ansva. Ma erano gli unici amici che aveva. E adesso li rivuole. Perchè adesso è davvero sola.
Questa mattina è stata in via Mattarella. Farfugliava qualcosa. Voleva i suoi cani.
Ai passanti raccontava di essere stata aggredita. Qualcuno le avrebbe tirato un enorme masso.
Il proprietario di un bar questa mattina le ha offerto un bicchiere di latte. Lei ha sorseggiato, poi è andata via. Il suo incedere è insicuro. Attraversa la strada. Le macchine la sfiorano.
Giulietta da quando è uscita dall’Ospedale è ospitata in una casa famiglia, grazie all’interessamento della Caritas.
Su Facebook è stata anche aperta una pagina con la quale si chiede aiuto per lei. Ad avviarla è l’ex assessore ai servizi sociali Gianluca Rizzo.
Giulietta racconta il suo sogno. Con un filo di voce dice: “vorrei una casa in campagna e vorrei i miei cani”.
Ma il suo è solo un sogno. E forse rimarrà tale.
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