La quinta sezione penale del Tribunale di Palermo ha assolto con formula piena un grossista di Porticello che prima aveva subito il sequestro per mafia e processato per malversazione di fondi pubblici. L’altro ieri è arrivata l’assoluzione.
E’ finito un incubo per Giuseppe Alioto, 37 anni, difeso dall’avvocato Rosanna Vella.
Il sequestro delle misure di prevenzione è stato revocato lunedì.
L’uomo era accusato di essersi appropriato di 160 mila euro di fondi regionali e comunitari che dovevano servire per la realizzazione di un deposito ittico.
Il resto del finanziamento, come riporta il Giornale di Sicilia, di circa 600 mila euro, era stato rendicontato e l’imprenditore era riuscito a mostrare le fatture e contabilità.
La difesa ha dimostrato che l’imprenditore aveva pagato tutto, pare anche rimettendoci rispetto alle indennità dei fondi pubblici. Durante l’iter, era scattato un sequestro per mafia.
Secondo l’accusa, il suo nome era finito in un’intercettazione nell’ambito della richiesta per pizzo alla focacceria San Francesco di Palermo.
Per l’accusa l’uomo era vicino al capomafia della Kalsa, Franco Spadaro.
La difesa ha dimostrato che Alioto era estraneo ai fatti a lui contestati.