Con una nota la sede della Dc locale loda l’iniziativa del comune di Bagheria di intitolare la sede della polizia municipale al giudice Livatino.
“Un importante segno per la sua valenza simbolica, in quanto tali locali sono beni confiscati alla criminalità organizzata, oggi restituiti allo stato a servizio della comunità. Il giudice Livatino è stato un uomo dello Stato a servizio della Giustizia, un giovane cristiano che ha trovato nella fede e nel Vangelo l’ispirazione per condurre la lotta alla mafia. Riteniamo che la storia di queste vite spezzate così violentemente debbano essere ricordate non solo per onorarne la memoria, ma soprattutto affinché le giovani generazioni conoscano gli uomini grazie al sacrificio dei quali la Sicilia ha potuto vedere sbocciare il seme della speranza e credere nella possibilità di un riscatto dal giogo mafioso.
Riteniamo che tale gesto sarebbe potuto avvenire già da molto tempo considerando che è una mozione che gli allora consiglieri comunali Maria Rosaria Ruggeri, Arturo Chiello e Sergio Cannizzaro insieme a Maurizio Lo Galbo hanno portato in consiglio comunale nel lontano 2022, ma si sa la politica ha i suoi tempi ed evidentemente anche il suo savoir faire.”
