Attiva ormai da ben undici anni, l’associazione Next nasce per dar vita a progetti che spaziano dalla tutela ambientale alla valorizzazione dell’identità culturale nei territori di Bagheria e Santa Flavia.
Nell’intervista che segue, Giuseppe Gallo, coordinatore della suddetta associazione, racconta la nascita e l’evoluzione di Next, i progetti chiave come la rinascita delle Tre Piscine e l’installazione del simbolico cuore rosso alla Cala del Cuore, e spiega come essa stia riuscendo a coinvolgere la comunità in un dialogo costruttivo con le istituzioni per la salvaguardia della costa.
Giuseppe, ci racconti com’è nata l’associazione Next?
“L’associazione Next è nata nel 2013 con l’obiettivo di realizzare progetti focalizzati sull’ambito naturale. Inizialmente, ci siamo concentrati su un programma di monitoraggio e messa in sicurezza di Monte Catalfano, utilizzando un sistema innovativo all’epoca: le schede Arduino. Queste schede ci avrebbero permesso di produrre sistemi di rilevamento in modo molto economico. Tuttavia, per acquisire il finanziamento necessario dall’Unione Europea, avremmo prima dovuto ottenere un riconoscimento dalla Regione Siciliana, che purtroppo non è mai arrivato.
Quando il progetto non si è concretizzato, ci siamo dedicati ad altre attività, come corsi di programmazione e informatica per adulti a Bagheria e presso l’Ordine degli Ingegneri di Palermo e ad Arca, l’ormai defunto incubatore di imprese promosso dall’Università di Palermo.”
Quando avete deciso di orientarvi verso l’innovazione sociale e identitaria di Bagheria?
“Abbiamo preso questa decisione dopo aver discusso molto con i ragazzi dell’associazione, riflettendo su cosa potevamo fare per la nostra comunità: abbiamo capito che era importante non limitarsi a preservare le tradizioni, come il carretto siciliano, il pupo con l’uovo nel periodo di festa o lo sfincione tipico della zona, ma anche innovare e costruire una nuova identità per Bagheria e Santa Flavia. Così nacque Sistema Bagheria. Un comitato formato da circa 15 associazioni, che basandosi sul metodo Sociocratico ha sviluppato una ricognizione sull’identità del nostro territorio. Il progetto ha avuto successo per tre anni, finché non abbiamo subito anche noi l’emorragia di competenze ed energie che ancora oggi colpisce il sud Italia: molti tra i più giovani del nostro gruppo si trasferirono al nord Italia o all’estero alla ricerca di lavoro e di un futuro migliore.”
Com’è nata l’idea della “Cala del Cuore”?
“L’idea è arrivata paradossalmente in un momento di sconforto. Alle Tre Piscine c’è sempre stato, da quando ne ho memoria, un palo, installato da chissà chi, rovinato e degradato dalla salsedine e le intemperie. Feci realizzare un cuore rosso brillante da un falegname bagherese. Ogni anno dal 2017, lo installo ad inizio estate e lo tolgo in autunno, grazie all’aiuto di alcuni amici che mi supportano con grande affetto. Il senso dell’intervento è quello di un presidio, un simbolo di attenzione nei confronti di un luogo che merita di essere curato da tutti noi. Per questo scelsi un cuore, un segno banale, popolare, ma che fra le altre cose significa impegno.”
Quali progetti avete sviluppato successivamente?
Dopo l’avvio del progetto “Cala del Cuore”, sempre più persone si sono avvicinate all’associazione, in particolare tecnici come Riccardo Baiamonte e Giuseppe Caputo, rispettivamente Agronomo e Geologo.
I ragazzi avevano già iniziato un progetto di rigenerazione e rinaturalizzazione dell’area, e dal 2021 abbiamo deciso di portarlo avanti insieme come associazione. Nel 2022 abbiamo candidato Le Tre Piscine al concorso I luoghi del cuore indetto dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. Nell’arco di poco più di tre mesi siamo riusciti a raccogliere più di 3400 voti. Un risultato possibile solo grazie all’aiuto di tanti volontari, associazioni e imprese di Bagheria e Santa Flavia, che hanno creduto nel progetto, dimostrando che anche da noi è possibile fare rete. Fu una grandissima soddisfazione e un importante incoraggiamento a continuare.”
Qual è il vostro rapporto con l’amministrazione comunale di Bagheria?
“Effettivamente la candidatura delle Tre Piscine al concorso “I luoghi del Cuore” del FAI è stata un’opportunità importante per avviare un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale. Nel tempo abbiamo partecipato a diverse riunioni e presto consegneremo un progetto di massima per la rigenerazione dell’intera area di Cala dell’Osta, nei pressi di Capo Zafferano. D’altronde è fondamentale che le associazioni, come la nostra, sviluppino un dialogo positivo con le amministrazioni locali per portare avanti progetti di questo tipo. Nello specifico, su questa zona sarebbe necessaria la messa in sicurezza della parete rocciosa, insieme ad opere di ingegneria naturale per limitare l’erosione creata dalla massiccia cementificazione della vicina Contrada Urio. Inoltre, sarebbe importante procedere con l’esproprio o la donazione di tre lotti provati che si trovano nella parte alta dell’area, così da poter avviare una rigenerazione di questo splendido tratto di costa, che deve essere innanzitutto tutelato, reso accessibile e amministrato secondo un piano di gestione coerente.”
Quest’anno avete lanciato una campagna intitolata “Di chi è il mare?”. Com’è nata quest’iniziativa?
“La campagna è nata in coincidenza con le elezioni di maggio. Abbiamo voluto stimolare una riflessione collettiva sul tema del mare, che è tanto caro a tutti gli abitanti della zona. Per far ciò, abbiamo realizzato 3400 cartoline rosse (una per ogni persona che aveva votato le Tre Piscine nel 2022) e le abbiamo distribuite nei bar di Bagheria, e in particolare del borgo di Aspra. Il messaggio ha sorprendentemente suscitato curiosità tra i cittadini, coinvolgendo anche le persone più anziane. Da qui sono partite molteplici iniziative, come escursioni, post sui social media ed eventi vari legati a questo tema.”
Recentemente, avete collaborato con diverse realtà locali per iniziative di tutela
ambientale. Giuseppe, puoi raccontarci qualcosa di più su queste collaborazioni?
Non posso non citare le molteplici associazioni che si sono unite alla nostra iniziativa, a partire da Plasticfree e i suoi referenti locali, in particolare Bartolo Prestigiacomo, che è stato una delle colonne di quest’estate dedicata al mare. Insieme a loro, la Consulta Giovanile di Bagheria, con Valerio Tartamella, e Antonio Tulone che ci ha seguito per Cineammare, la nostra piccola rassegna cinematografica. L’associazione Natura e Cultura e Pietro Pagano, che da circa 7 anni si prende cura del geosito dell’Arco Azzurro con grande amore. Il WWF Sicilia Nord-Occidentale, animato da Lino Campanella, che si impegna con grande dedizione per la tutela del nostro patrimonio naturale e con cui sicuramente ci muoveremo per spingere sul più grande problema della nostra costa, il fiume Eleuterio. L’associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo, che con i sub della sede di Bagheria ci ha permesso di documentare lo stato di salute delle nostre praterie di posidonia. L’associazione Plogging per la Sicilia, un gruppo di donne che un paio di volte a settimana organizza passeggiate sulla nostra costa per ripulirla dai rifiuti lasciati per strada. Oltre alle associazioni, diverse attività, a partire dal Bar Lorenzini, Chiosco Sardina e Tyché, che sono stati tra i primi finanziatori del nostro progetto, ma anche la Libreria Interno 95, che per tutta l’estate ci ha proposto libri ad un prezzo speciale, e i ragazzi di Baia Santa Nicolicchia, con cui condividiamo un amore viscerale per il mare. Non riesco a citare tutti i privati che hanno partecipato a questo progetto, li ringrazio però caldamente, perché le loro segnalazioni ci hanno permesso di fare pressione sulla regione e sulla guardia costiera per affrontare l’ancoraggio selvaggio sulla posidonia. Ci hanno dato il buon esempio prendendosi cura del mare. Ringrazio inoltre Maurizio Durante, il nostro videomaker, che da anni ci supporta con la sua professionalità. Ancora, ci terrei a ringraziare in particolare Emanuela Foti e Aurelio D’Amico, che come noi vorrebbero trasformare la villa del killer di mafia Scarpuzzedda in una nuova discesa a mare a disposizione di tutta la comunità. Speriamo che l’amministrazione se ne occupi presto.”
Quali sono le vostre prospettive future per Next?
“Di certo uno dei prossimi passi sarà l’analisi dei dati raccolti con il questionario per realizzare un report da consegnare alla nostra amministrazione. Ci impegneremo per ultimare il progetto finalizzato alla rigenerazione delle Tre Piscine e senza dubbio cercheremo di mantenere viva l’attenzione sul mare, coinvolgendo sempre più giovani e cittadini ansiosi di fare. Speriamo di portare avanti il progetto di riqualificazione della costa e di collaborare con le istituzioni locali per realizzare azioni concrete che migliorino la qualità della vita e preservino il nostro inestimabile patrimonio naturale e culturale.”
Prossime iniziative?
“La prossima iniziativa si terrà domenica 22 settembre dalle 16:00 sul lungomare di Aspra. Registreremo delle video-interviste per raccogliere pareri, informazioni e punti di vista sul mare di Bagheria.
Ci troverete lì sino al tramonto!”
