La Galleria d’arte Drago ha ospitato la presentazione del libro “Mal di Sicilia” del giornalista e scrittore Francesco Terracina, attualmente collaboratore presso l’agenzia d’informazione ANSA. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la libreria Interno 95 e ha visto la partecipazione di numerosi appassionati di letteratura e cultura siciliana.
Il libro, pubblicato dalla Casa editrice La Terza, è stato al centro di una discussione guidata dal giornalista Camillo Scaduto e dal professore Maurizio Padovano. Scaduto ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza del nuovo lavoro di Terracina, già noto per il libro-inchiesta “L’ultimo volo per Punta Raisi” (2012) e il romanzo “Una vita in una scatola” (2018).
“Mal di Sicilia”, ha dichiarato Scaduto, “conferma la particolare predisposizione dell’autore ad esplorare una Sicilia lontana dai luoghi comuni e dagli stereotipi turistici, raccontando le sfaccettature meno note e più autentiche dell’isola”. Terracina ha successivamente preso la parola, introducendo i personaggi chiave del libro e la loro relazione con il concetto di “mal di Sicilia”. A tal proposito, ha sottolineato il ruolo di figure come Alexander Hardcastle, un militare e archeologo inglese innamorato di Agrigento, il cui contributo alla valorizzazione del patrimonio locale è stato notevole nonostante l’incomprensione iniziale da parte della gente del luogo, che lo vedeva come “l’inglese perso tra i templi, u fuaddi, colui che andava in giro a sperperare il proprio patrimonio per quattro pietre”. L’autore sintetizza poi: “Ho scelto questi individui tra i tanti perché penso che abbiano in comune l’abitudine, malattia, passione – che dir si voglia – chiamata appunto “mal di Sicilia”: nient’altro che una declinazione locale del mal d’Africa, ossia di questo grande senso di nostalgia nei confronti della terra cui si appartiene, e allo stesso tempo di respingimento”.
Padovano ha aggiunto ulteriori riflessioni sulle pagine dedicate allo scrittore Vittorini, il giudice Costa e il regista Scaldati, evidenziando come il romanzo di Terracina riesca a cogliere aspetti della storia siciliana spesso trascurati dalla critica letteraria.
Terracina conclude l’incontro illustrando i fini di quest’ultimo romanzo: “Quello che cerco di porre all’interno del mio libro è questo forte contrasto tra, da una parte la grande incomprensione e difficoltà dei siciliani, dall’altra questa passione, questo amore verso l’isola alla quale appartengono. Contrasto emotivo da cui sono accomunati i 14 personaggi, sparsi nella storia, che all’interno del racconto riunisco per parlare della medesima malattia, seppur scaturita da una passione incontrollata”. Infine, si è tenuto un interessante dibattito, durante il quale il pubblico ha avuto l’opportunità di interagire con l’autore e approfondire alcuni temi, storici e non, trattati nel libro.
La presentazione del libro “Mal di Sicilia” ha sicuramente rappresentato un’importante occasione per esplorare la ricchezza culturale e storica dell’isola attraverso gli occhi dell’autore e dei suoi personaggi.