È stato inaugurato ufficialmente il secondo piano del museo Guttuso, a villa Cattolica, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita del museo.
La nuova collezione al secondo piano è composta da 190 opere, frutto anche di nuove donazioni. E si va ad aggiungere alla collezione permanente del primo piano e a quelle del piano terra, oltre alle sezioni della pittura sul carretto.
L’inaugurazione è avvenuta con una conferenza stampa. Erano presenti il sindaco Filippo Tripoli, l’assessore Daniele Vella, il professore Marco Carapezza, Tiziana Carapezza degli archivi Guttuso, Lina Bellanca, Dora Favatella Lo Cascio e il direttore della vini Corvo Roberto Magnisi.
Ha moderato la giornalista Marina Mancini, che ha ricordato la nascita del museo nel novembre del 1973 con una cospicua donazione delle opere Guttuso.
Il sindaco Filippo Tripoli nel suo intervento ha ricordato l’erede universale di Guttuso, Fabio Carapezza.
“Apriamo ufficialmente i 50 anni del museo -ha detto-. Il Museo Guttuso ha l’ambizione di proiettarsi nel futuro ma conservando le sue peculiarità aprendo ad artisti emergenti e conosciuti. La settimana scorsa abbiamo acquisito il mulino Cuffaro e l’ex Sicilcalce. L’intento è ampliare il polo culturale Museo che si apre in un modo nuovo e diverso proiettandosi verso il futuro non dimenticando la memoria.” L’assessore Vella ha ricordato alcuni eventi collaterali previsti nei prossimi mesi.
“L’apertura del secondo piano -ha detto- è l’evento centrale e rinasce a nuova vita. E’ prevista la pubblicazione di un catalogo. Altri eventi vedranno il convincimento di artisti anche bagheresi. Ci sarà un ricordo di Carapezza e anche la pubblicazione del catalogo dei manifesti. Inoltre si celebreranno i 50 anni della Vucciria con altri eventi.”
Commosso l’intervento di Tiziana Carapezza, vedova di Marco: “la celebrazione dei 50 anni rappresenta per gli archivi una confluenza fra gli archivi e il comune. Fabio è stato il fondatore degli archivi. E’ stato partecipe essenziale contribuendo alla crescita del museo.”
Marco Carapezza ha ringraziato soprattutto la città di Bagheria: “ha accolto una donazione importante destinando un bene importante e bello come villa Cattolica e che in questi 50 anni ha portato avanti. I compleanni sono momenti di festa in cui si riflette. La memoria è la nostra identità che cambia continuamente. Il museo è la memoria perché custodisce le opere del più grande artista della seconda metà del 900.”
Il geometra comunale Rino Lisuzzo ha parlato dell’iter burocratico dei lavori con la messa in sicurezza del secondo piano, i lavori di rifacimento e l’impianto antincendio.
L’architetto Lina Bellanca ha sottolineato l’importanza dei lavori di restauro: “questo è un luogo ideale come museo. Ho dato un contributo dal punto di vista tecnico. Si è fatto un riallestimento generale e tutti gli spazi sono fruiti.
Roberto Magnisi della Vini Corvi ha parlato della collaborazione con il museo sottolineando che “per noi è un anno speciale. Noi compiamo 2 secoli. Diventiamo promotori e partecipi. Questo è un luogo magico.”
Infine Dora Favatella Lo Cascio, consulente ed ex direttrice del museo per oltre un ventennio, ja parlato della revisione del museo che “parla da sola. Ricordo Nicolò d’Alessandro artista straordinario che oggi è assente. Abbiamo elaborato un progetto con delle donazione. Il compito di questo museo è promuovere la riflessione culturale. Questo nuovo allestimento è un racconto collettivo. E’ un viaggio attraverso l’arte siciliana. 23 le nuove acquisizioni.”
Subito dopo si è passati alla visione del secondo piano con il nuovo allestimento.
