Ancora commozione e dolore al liceo Artistico di Bagheria, frequentato da Kevin, il giovane diciassettenne ucciso dal padre, ad Altavilla Milicia, nei giorni scorsi, dopo sevizie e torture. La scuola è frequentata anche da Miriam, la sorella, risparmiata dalla follia omicida del padre Giovanni Barreca.
Questa mattina i ragazzi dell’istituto si sono fermati per un breve corteo e poi con momenti di riflessione e raccoglimento.
“Kevin non esiste separazione finché c’è il ricordo” e “Kevin vive” sono due dei cartelloni esposti dai ragazzi.
I giovani si sono riunito nel campetto di pallavolo, adiacente la scuola.
Erano presente oltre alla preside, Rita Chisesi, anche il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli e l’assessore alla pubblica istruzione del comune Provvidenza Tripoli.
Sono stati letti dei pensieri rivolti a Kevin e Miriam, che si trova in una comunità. Nessuno è riuscito a trattenere le lacrime.
Kevin è stato ricordato con un ragazzo buono e talentuoso.
Nessuno ha voluto parlare con i giornalisti e anche le telecamere delle tv sono rimaste fuori dal cancello della scuola. E’ stato un momento intimo, circoscritto alla comunità scolastica.
Al termine della giornata, sono stati liberati in cielo decine di palloncini bianchi.
Intanto la Procura di Termini Imerese ha convalidato il fermo di Giovanni Barreca, reo confesso di avere ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5.
Accusati della strage anche i presunti complici Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due predicatori palermitani che potrebbero avere avuto un ruolo nel massacro di Altavilla Milicia.
L’accusa, rappresentata dal sostituto Manfredi Lanza della procura della repubblica di Termini Imerese, ha chiesto la convalida del provvedimento e la conferma della custodia cautelare in carcere per i due, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Il gip anche in questo caso, così come per Giovanni Barreca, marito e padre delle tre vittime del triplice omicidio nella casa di Altavilla Milicia, si è riservato la decisione.
“Il mio cliente, che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, è sotto choc. Non si rende conto di quel che è accaduto. Mi ha ripetuto che vuole bene alla sua famiglia” -ha detto, al termine dell’udienza di convalida dei fermi, l’avvocato Giancarlo Barracato.
Sabato sui corpi dei due fratellini e sui resti della madre verranno eseguite le autopsie.