Dipendente comunale per necessità e poeta per vocazione.
A 65 anni ha partecipato negli ultimi anni a decine di concorsi letterari, sia regionali che nazionali, ottenendo ottimi riconoscimenti. Ha ottenuto anche il terzo posto ad un concorso nazionale a Pescara.
Giovanni Barone, 65 anni, bagherese, può essere considerato una mosca bianca. Scrive poesie, mettendo in mostra la sua sensibilità e il suo lato umano, senza infingimenti.
La sua passione per la poesia è nata a 16 anni. Suonava la chitarra e componeva testi. Poi una brusca frenata.
“Da lì a poco la scuola -dice- mi portò all’estero e questa passione dovetti accantonarla. Ho ricominciato 6 anni fa. Grazie alla catalogazione dei vinili a palazzo Cutò. Mi passavano frasi e versi e scrivevo poesie. Venni sostenuto anche da alcuni colleghi. Ho iniziato a partecipare a concorsi letterari riscuotendo dei consensi.”
Negli ultimi anni ha partecipato a numerosi concorsi, ottenendo premi e riconoscimenti. In alcuni concorsi ha anche declamato personalmente i suoi versi.
“Mi sono dedicato anche al canto lirico -continua-. Da 10 anni faccio anche parte del coro di Altavilla Milicia.”
Ha anche pubblicato una raccolta di poesie, “navigare tra i versi”.
La sua gratificazione più grande è arrivare alla gente attraverso i suoi versi.
Fa parte del cenacolo internazionale della poesia di Cefalù ed è stato nominato responsabile del territorio che va da Altavilla Milicia a Bagheria.
Lavora da alcuni anni al museo Guttuso e guardando i quadri ha anche scritto delle poesie ispirandosi alle opere pittoriche.
Fra qualche mese andrà in pensione.
“Continuerò a scrivere poesie -conclude-. Mi piacerebbe scrivere anche un romanzo e un libro in vernacolo.”
A Giovanni i nostri auguri.